Sistema in grado di portare a utenti finali segnali o informazioni tramite
l'invio di onde elettromagnetiche irradiate, generalmente, in maniera isotropa
sul piano orizzontale nella porzione di spettro loro spettante che prende il
nome di
radiofrequenza. Per la sua caratteristica di espansione la
r. di questo tipo prende il nome di
r. circolare. In essa le onde
irradiate orizzontalmente dall'antenna si propagano seguendo l'andamento del
suolo o attenuandosi a seconda delle asperità del terreno: esse prendono
il nome di
onde di terra e servono la cosiddetta
zona primaria. Le
onde irradiate, invece, secondo un angolo zenitale ritornano a terra dopo essere
state riflesse dalla ionosfera, ad altezze variabili tra i 100 e i 300 km, e
servono una zona che prende il nome di
area di servizio secondaria. Le
trasmissioni radiofoniche vengono effettuate attraverso onde elettromagnetiche
di quattro tipi: onde lunghe, onde medie, onde corte e onde metriche. ║
Onde lunghe: necessitano di trasmettitori a modulazione di ampiezza che
operano tra i 150 e i 285 kHz. Essi hanno spesso grande potenza (oltre i 1.000
kW), per riuscire a coprire le interferenze causate da altre emittenti o da
fenomeni di natura atmosferica. Le onde di terra delle onde lunghe riescono a
propagarsi su distanze elevate, a meno che il terreno non sia orograficamente
composito, e la loro area di servizio primaria è di conseguenza molto
vasta. In Italia vengono usate principalmente per la filodiffusione. ║
Onde medie: necessitano di trasmettitori a modulazione di ampiezza la cui
potenza varia da poche decine di watt a varie centinaia di kW, a seconda della
vastità della zona da coprire. La loro potenza va da 520 a 1.605 kHz.
Poiché le onde di terra delle onde medie soffrono di una forte
attenuazione dovuta al terreno, con esse è possibile coprire una zona dal
raggio massimo di circa 100-120 km. L'area di servizio secondaria, tuttavia, ha
inizio a 250-300 km dal trasmettitore e può arrivare fino a circa 2.000
km; in essa la ricezione è meno buona a causa della scarsa potenza dei
segnali ricevuti e dell'effetto di evanescenza e di distorsione dovuti alla
riflessione. ║
Onde corte: vengono modulate in ampiezza e sono
utilizzate per trasmettere a lunga e lunghissima distanza. Le informazioni
viaggiano sulle onde spaziali, riflesse più volte dalla ionosfera e dalla
Terra. ║
Onde metriche: sono inviate a modulazione di frequenza, il
che garantisce loro una maggior qualità audio, insieme alla maggiore
larghezza delle bande di audiofrequenze ricevibili (sino a 15 kHz, contro i 3-5
kHz delle trasmissioni a modulazione d'ampiezza) e all'assenza di disturbi e
interferenze di ogni sorta. Tuttavia la propagazione delle onde metriche offre
limiti spaziali in quanto il raggio d'azione delle onde dirette, le sole
utilizzabili in questo caso, è limitato all'orizzonte. • Encicl. -
La prima trasmissione di
r. venne effettuata da G. Marconi nel 1901
attraverso l'Oceano Atlantico tra Poldhu, in Cornovaglia, e San Giovanni di
Terranova. Successivamente Marconi perfezionò la messa a punto del
rivelatore magnetico. I primi risultati concreti e spettacolari dell'uso della
radio si ebbero nel 1912 quando, in seguito al naufragio del transatlantico
Titanic nel suo viaggio inaugurale, molti passeggeri poterono essere salvati
grazie all'SOS che venne lanciato dalla radio di bordo. Con lo scoppio della
prima guerra mondiale, gli studi sulle applicazioni pratiche della
radiotelegrafia ebbero un notevole incremento, determinato dalle
necessità militari. In quegli anni iniziarono a essere utilizzate anche
le prime valvole, che sarebbero diventate basilari nella trasmissione degli anni
successivi. La prima trasmissione radiofonica regolare fu irradiata dalla
stazione statunitense KDKA di Pittsburgh il 2 novembre 1920. Due anni più
tardi, negli Stati Uniti, si contavano 564 stazioni radiofoniche, che
organizzarono una serie di collegamenti per trasmettere a un più vasto
pubblico la stessa cronaca di una partita di calcio. Esse diedero vita, in
questo modo, alla prima rete radiofonica. Nacquero al contempo le grandi
compagnie del settore, quali la NBC (National Broadcasting Company) e la CBS
(Columbia Broadcasting System). Il primo programma radiofonico europeo venne
effettuato nella cittadina di Chelmsford (Inghilterra) il 14 novembre 1922.
Subito dopo le varie stazioni private britanniche si riunirono nella BBC
(British Broadcasting Corporation). In Italia, la prima trasmissione avvenne il
6 ottobre 1924, da una stazione della potenza di 1,5 kW installata a Roma, in
via San Filippo, di proprietà dell'Unione Radiofonica Italiana (URI).
Alla scoperta dei
transistor (1948) si fa risalire la moderna era
elettronica. L'applicazione dei nuovi dispositivi segnò la trasformazione
più profonda delle apparecchiature elettroniche. Data la maggiore
semplicità e la minore dispersività nell'alimentazione dei
circuiti a transistor, divenne possibile ottenere maggiori rendimenti di
energia, anche se la resa acustica ne risentì enormemente. Si rese
inoltre possibile la costruzione di dispositivi a semiconduttore che vennero
realizzati anche in spazi ridotti. Negli anni Sessanta, infine, la realizzazione
di circuiti integrati facilitò la costruzione di apparecchiature
complesse in uno spazio che poteva essere ridotto al minimo. Sempre in quel
decennio si assistette alla nascita delle radio stereofoniche, ad alta
fedeltà e dell'autoradio. • Dir. - Il riordino internazionale
dell'uso delle radiofrequenze apparve necessario sin dagli albori della
r. A questo proposito nel 1903 si tenne una conferenza internazionale a
Berlino, seguita da una seconda, sempre a Berlino (1906), durante la quale fu
stipulata la prima convenzione internazionale sulle radiofrequenze e fu
istituita l'Unione internazionale radiotelegrafica. Tra le conferenze che
seguirono, la più importante fu quella di Madrid del 1932, durante la
quale venne formalmente costituita l'ITU (International Telecommunication
Union). Nella conferenza di Ginevra del 1992, si decise di dividere la Terra in
tre grandi regioni, per facilitare la regolamentazione internazionale: la
Regione 1 comprende Europa, Africa, Repubbliche asiatiche dell'ex Unione
Sovietica, Mongolia, Turchia e buona parte del Medio Oriente; la
Regione
2 tutti gli Stati del continente americano; la
Regione 3 la parte
rimanente dell'Asia e l'Oceania. ║
La regolamentazione in Italia:
il R.D.L. 8-2-1923, n. 1.067 stabilì il diritto di riserva dello Stato
sui servizi di
r. e la facoltà del Governo di affidare gli stessi
servizi in concessione a terzi. La prima concessione, relativa alla
radioaudizione, fu accordata nel 1924 all'Unione Radiofonica Italiana (URI), che
diventò poi Ente Italiano Audizioni Radiofoniche (EIAR) e, nel 1944,
RAI-Radioaudizioni Italiane. Il D.P.R. 26-1-1952, n. 180 approvò la
convenzione con la quale alla RAI fu attribuita anche l'esclusiva del servizio
televisivo, che diventò operativo nel 1954, anno in cui la RAI assunse la
definitiva denominazione di RAI-Radiotelevisione Italiana. Oggi la normativa
fondamentale sulla
r. è contenuta nella L. 14-4-1975, n. 103, nel
D.L. 6-12-1984, n. 807 e nel regolamento di attuazione approvato con D.M.
16-7-1975 e modificato con D.M. 19-10-1976. In essi vengono sanciti i principi
relativi alle modalità, alle finalità e alle responsabilità
della
r.; vengono altresì precisati i criteri di attribuzione
delle concessioni per un equilibrato rapporto tra emittenza pubblica e
privata.