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Radioaltìmetro.

(o radaraltìmetro). Aer. - Dispositivo con cui viene misurata la quota di un aereo in volo rispetto alla terra, mediante l'impiego di radioonde. I r. si distinguono in r. ad impulsi e r. a modulazione di frequenza. ║ R. a impulsi: funziona sullo stesso principio del radar a impulsi: dal trasmettitore dell'aereo vengono irradiati verso il suolo impulsi di durata 0,25 μs, i quali vengono riflessi dal terreno e sono di nuovo captati dal ricevitore di bordo; sia il segnale diretto sia l'eco riflesso dal suolo vengono inviati all'ingresso dell'oscilloscopio indicatore dove vengono visualizzati. In tal modo la distanza che separa il guizzo del segnale diretto dal guizzo d'eco sul quadrante circolare, dà immediatamente la quota del velivolo. Questi r. sono adatti alle misure di alte quote (9.000 m circa). ║ R. a modulazione di frequenza: è basato anch'esso sulla riflessione di radioonde, irradiate da un'antenna posta sotto l'aereo e riflesse dal terreno sottostante su cui giungono. Le radioonde riflesse tornano come eco sull'aereo e vengono ricevute da una seconda antenna, posta vicino alla prima, la quale invia i segnali riflessi nel ricevitore di bordo. All'ingresso del ricevitore il segnale diretto e il segnale d'eco vengono inviati in un mescolatore dove, per il fenomeno dei battimenti, si riceverà in uscita un segnale con frequenza a fd (frequenza differenziale), pari alla differenza fra la frequenza del segnale riflesso e la frequenza del segnale trasmesso nello stesso istante. Operando istante per istante su tale differenza si ottiene una curva di battimento, curva che rappresenta le variazioni nel tempo della frequenza differenziale. Poiché la quota è proporzionale alla frequenza di battimento, misurando con un frequenzimetro tarato in distanze la frequenza differenziale, si ha l'immediata lettura della quota. Questo tipo di r. è usato per le basse quote, in atterraggio.