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Raddrizzatore.

Elettr. - Apparecchio statico atto alla conversione della corrente alternata in corrente continua o unidirezionale. Lo stesso termine indica anche un qualsiasi conduttore asimmetrico (cioè che presenta un'alta resistenza allo scorrimento della corrente in uno dei due versi) impiegato con lo stesso scopo (specialmente per correnti di grande intensità; altrimenti si preferisce il termine diodo). I r. più utilizzati sono quelli statici, cioè privi di parti mobili e il cui funzionamento si basa, appunto, sulla proprietà di asimmetrica di alcuni bipoli. Poiché le reti di distribuzione dell'energia elettrica funzionano a corrente alternata, mentre la gran parte degli impianti e delle apparecchiature sono alimentati a corrente continua, i r. trovano largo impiego in diversi campi quali le telecomunicazioni, l'elettronica, la trazione ferroviaria, l'alimentazione di motori industriali. ║ R. a vapori di mercurio: molto diffusi fino agli anni Sessanta del XX sec., sono costituiti da un recipiente in cui è stato fatto un vuoto di mercurio. Nella parte superiore sono situati gli anodi di ferro A, mentre sul fondo si trova un pozzetto di mercurio C, costituente il catodo. Tra A e C viene applicata la tensione alternata da convertire in continua, fornita attraverso il secondario di un trasformatore. La corrente che attraversa il r. è pulsante, ma tende ad avvicinarsi sempre più alla corrente continua, quanto più grande è il numero delle fasi. ║ R. elettronici a gas: sono formati da un bulbo pieno di gas inerte (argon) e contenente un filamento incandescente (catodo) e una placca di grafite (anodo). Gli elettroni emanati dal catodo ionizzano il gas, cioè lo scompongono in elementi positivi e negativi: questi ultimi vengono attratti dall'anodo positivo, stabilendo così una corrente unidirezionale. ║ R. elettrolitici: sono costituiti da un recipiente contenente una soluzione salina, un elettrodo di piombo o ferro e uno di alluminio ossidato: poiché la corrente può passare solo in direzione dall'alluminio (+) al piombo o al ferro (-) e non viceversa, otteniamo un effetto valvolare che produce il raddrizzamento della corrente. ║ R. a semiconduttori: possono essere di tre tipi: diodi a semiconduttore a punta, a giunzione metallo-semiconduttore, a giunzione semiconduttore p-semiconduttore n. Benché qualunque diodo sia anche un r., vi sono dei tipi particolari appositamente per questo impiego, in modo da poter sopportare facilmente le elevate correnti. I diodi r. sono di solito al silicio, in quanto questo materiale è in grado di lavorare a temperature relativamente elevate senza perdere le sue caratteristiche. I diodi r. per correnti elevate (anche 10.000 A) sono di solito chiusi in un involucro metallico, spesso raffreddato ad acqua. Un insieme di quattro o sei diodi r. chiusi in un unico involucro viene anche detto ponte r. • Fotogr. - In aerofotogrammetria, dispositivo usato per ottenere un diverso orientamento di un'immagine ripresa da una camera fotografica. Tale dispositivo è utilizzato soprattutto nel rilievo architettonico e cartografico. • Etn. - R. di frecce: strumento di osso, forato a un'estremità, diffuso nei livelli aurignaziani e durante il Maddaleniano; era considerato un'insegna di autorità.