Astron. - Tecnica di indagine astronomica che sfrutta il principio di
funzionamento del radar per studiare i corpi del sistema solare. Inviando
segnali radio contro una superficie e analizzando le caratteristiche degli eco
(rispetto a quelle delle onde inviate), è possibile ottenere numerose
informazioni sul corpo in osservazione. Tale tecnica fu impiegata per la prima
volta nel 1946 per lo studio della Luna e in seguito fu applicata per
l'osservazione dei pianeti interni (1959-63), dei pianetini, dei satelliti di
Giove, degli anelli di Saturno, delle comete. Misurando, ad esempio, il tempo
che intercorre tra l'invio del segnale e la ricezione dell'eco, si può
calcolare la distanza a cui il corpo si trova; ciò è stato di
grande utilità nella definizione delle distanze planetarie. Inoltre,
analizzando le variazioni di frequenza che subisce un'onda riflessa da un corpo
in rotazione di cui è nota la velocità, è possibile
risalire al periodo di rotazione del pianeta: in questo modo sono stati misurati
i periodi di rotazione di Mercurio e di Venere. Se si confronta la dispersione
temporale dell'onda riflessa dal corpo indagato, con il valore che lo stesso
parametro assumerebbe nel caso il corpo fosse perfettamente sferico, si
può arrivare a definire la forma (anche irregolare) del corpo celeste e
le sue caratteristiche topografiche; dallo stato di polarizzazione delle onde
riflesse, invece, si ottengono informazioni sulle caratteristiche
chimico-morfologiche della superficie del corpo. Queste particolari applicazioni
della
r. hanno dato ottimi risultati nello studio di corpi planetari
“nascosti” da involucri gassosi (come le comete) o da dense
atmosfere (come Venere). Le indagini radarastronomiche vengono effettuate sia
dalla Terra, sia con radiotelescopi posti in orbita o inviati nello spazio per
mezzo di sonde.