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Rachitismo.

(dal greco ráchis: spina dorsale). Patol. - Affezione, tipica dell'infanzia, caratterizzata da una mancata o anomala mineralizzazione delle cartilagini di coniugazione e delle ossa in fase di accrescimento. La causa di tale malattia è da ricercare in un alterato metabolismo del calcio e del fosforo a seguito di una grave carenza di vitamina D, di uno scarso o inefficiente assorbimento intestinale della stessa vitamina contenuta negli alimenti, di una insufficiente esposizione ai raggi solari. Il r. si manifesta con deformazioni scheletriche, malformazioni degli arti inferiori (valgismo e varismo), ingrossamento dell'estremità inferiore del radio, in corrispondenza del polso; inoltre si possono verificare sporgenza delle bozze frontali (fronte olimpica), alterazioni craniche con ritardata chiusura delle fontanelle, anomalie della dentizione, marcata ipotonia muscolare, appiattimento dell'occipite e della volta cranica, deformità toraciche, sporgenza sternale, ispessimento delle giunture condro-costali, alterazioni della colonna vertebrale (cifosi, lordosi e scoliosi). Oltre a questi danni scheletrici, si può evidenziare una riduzione completa dell'accrescimento, fino a un livello di nanismo rachitico. La terapia consiste nella somministrazione di vitamina D per via orale; la malattia tuttavia dovrebbe essere affrontata con un'attenta profilassi, che prevede l'assunzione di preparati vitaminici associati a calcio e ad acido citrico, e una sufficiente esposizione alla luce solare: le radiazioni ultraviolette, infatti, consentono la trasformazione in vitamina D dell'ergosterolo, un derivato del colesterolo presente nella cute; inoltre un trattamento ortopedico potrebbe rendersi necessario per la correzione delle malformazioni scheletriche. Nei soggetti adulti la forma equivalente al r. è l'osteomalacia (V.). Il r. è ormai regredito rispetto al passato, anche se non scomparso negli strati più poveri della popolazione, soprattutto nel primo anno di vita. Si distinguono un r. carenziale, causato da mancanza di vitamina D, e un r. metabolico o vitaminoresistente, dipendente da anomalie congenite del metabolismo della vitamina D. • Bot. - Sviluppo irregolare di una pianta in seguito ad alterazione patologica dovuta alla carenza di qualche elemento nutritivo, alle avverse condizioni ambientali, all'infezione di funghi o di parassiti. La pianta si presenta di taglia ridotta per la diminuzione e l'accorciamento degli internodi; a un simile cambiamento solitamente si accompagnano altre modificazioni fisiologiche e improduttività.