Storico italiano di origine russa. Compì ricerche su Firenze e sulle
città medioevali francesi. Dal 1916 al 1921 fu docente
nell'università di Perm. Emigrò in Italia dalla Russia in seguito
alla Rivoluzione e, dal 1925, insegnò Storia medioevale
all'università di Firenze. Contestò la tesi di Salvemini, secondo
la quale alla base delle lotte civili nel Comune fiorentino vi erano motivi di
ordine sociale, sostenendo che esse erano invece causate dal contrasto di gruppi
politici in lotta per il potere. Questa sua opinione fu sempre documentata dalle
sue minuziose ricerche d'archivio. Tra le sue opere, si ricordano:
Il comune
di Firenze alla fine del dugento (1926);
Le città francesi nel
Medioevo (1927);
I comuni contadini nel Medioevo (1936);
Studi
comunali e fiorentini (1948) (Pietroburgo 1884 - Firenze 1957).