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Òtranto.

Centro in provincia di Lecce, 38 km a Sud-Est del capoluogo; è situato a 15 m s/m., lungo la costa adriatica, sul canale omonimo, in prossimità della foce del torrente Idro. Il porto, situato in un'ampia insenatura, è capolinea di un servizio di traghetti per la Grecia. Mercato agricolo (cereali, ortaggi, foraggi); allevamento; pesca; turismo. 5.282 ab. CAP 73028. • St. - È l'antica Hydruntum, fondata probabilmente dai Cretesi. Divenuta municipio romano, nel 545 riuscì a resistere all'assedio di Totila, re degli Ostrogoti, che si impossessò di tutta la Puglia e della Lucania. Conquistata dai Longobardi nel 757, passò poi nel IX sec. ai Bizantini; questi la elevarono al rango di capitale del Salento (Terra d'O.), facendone una roccaforte contro i Normanni dal 1054 al 1068, anno in cui fu conquistata da Roberto il Guiscardo. Conobbe allora un lungo periodo di prosperità economica, grazie soprattutto ai traffici commerciali con l'Oriente. Fedele agli Svevi fino alla morte di Federico II (1250), nel 1255 fu riconquistata dalle truppe saracene di re Manfredi. Successivamente, passò prima nelle mani degli Angioini (1384), poi degli Aragonesi (1464). Dopo aver subito un pesante assedio da parte dei Turchi nel 1480, l'anno seguente fu ripresa dagli Aragonesi, ai quali tornò anche dopo le parentesi dell'occupazione veneziana (1484) e di quella francese (1495). Successivamente, seguì le vicende del Regno di Napoli e fu eretta in ducato da Napoleone I per J. Fouché. • Arte - L'abitato corrisponde solo in parte all'area occupata anticamente dalla città. Del periodo greco e romano non sono rimaste che poche lapidi (lapidi romane nel portale della casa Arcella) e alcune colonne, oggi nella cattedrale, appartenenti al tempio di Minerva. Di età romanica è la cattedrale (1080-88), restaurata, nel 1481, dopo le distruzioni operate dai Turchi, e in età barocca. Notevole il portale barocco (1764), che si apre sulla facciata a doppio spiovente e, sempre sulla facciata, il rosone tardogotico. L'interno a tre navate è arricchito da un pavimento a mosaico opera del sacerdote Pantaleone (1163-66) e da un soffitto ligneo a cassettoni (1698); notevole la vasta cripta a cinque navate e tre absidi, che conserva l'aspetto originale. Sempre di epoca romanica è la chiesa di San Pietro, a croce greca, ricca di motivi bizantini. Vanno infine ricordati il castello, a pianta quadrata, con torrioni cilindrici agli angoli, eretto da Ferdinando d'Aragona (1485-98) e le mura turrite (torre Alfonsina, 1483). La chiesa di San Francesco di Paola (o Santa Maria dei Martiri) fu costruita nel Cinquecento a ricordo dei martiri dell'assedio turco del 1480.