Teologo inglese. Iniziati gli studi a Oxford, nel 1637 lasciò
l'università per non sottomettersi ai nuovi statuti dell'arcivescovo W.
Laud. Trasferitosi a Londra, nel 1642 pubblicò
Il significato
dell'arminianesimo contro le tendenze arminiane e per un rigoroso
calvinismo. Nel 1649 uscì il famoso
Discorsi sulla tolleranza.
Cromwell, cancelliere dell'università di Oxford, nel 1651 lo
nominò decano di Christ Church e nel 1652 vice cancelliere. Di questo
periodo sono alcune delle sue opere più importanti:
De divina
iustitia (1653);
La dottrina della perseveranza dei santi (1654),
contro l'arminianesimo;
Vindiciae Evangelicae (1655), contro il
socinianesimo;
Sulla tentazione (1658), contro il settarismo e il
farisaismo, corruttori della vera religione. Nel 1654 fece parte con R. Baxter
del comitato chiamato a definire i
foundamentals, primo passo verso la
tolleranza religiosa. Nel 1667, alla pubblicazione del
Catechism, Baxter
invitò
O. a discutere le basi di un'unione tra puritani ed
indipendenti. Dopo la Dichiarazione di indulgenza del 1672,
O.
criticò nei suoi discorsi (
Sull'apostasia, Sullo Spirito Santo, La
dottrina della giustificazione) la corruzione della corte. Infine, nel 1680,
in aperta polemica contro E. Stillingfleet, insieme con Baxter e J. Howe scrisse
la
Breve difesa dei non-conformisti dall'accusa di scisma, che documenta
la sua severa coerenza e la sua libertà di fede (Stadhampton, Oxfordshire
1616 - Ealing 1683).