Finanziere francese. Impegnato fin da giovane nell'attività commerciale,
attraverso grosse speculazioni finanziarie, in breve, diventò il
più potente finanziere di Francia. Lo stesso Governo, nel 1805, gli era
debitore della eccezionale somma di 400 milioni. Coinvolto nella caduta di
Fouché, fu arrestato; liberato nel 1813, tornò subito agli affari,
sovvenzionando ancora Napoleone durante i Cento Giorni. Appoggiato dalla Corte
anche durante la Restaurazione, nel 1817 riuscì a far adottare dal
Governo il suo piano finanziario per una completa riforma delle finanze
francesi. Nel 1823 ottenne la fornitura generale dell'esercito di Spagna, ma nel
1825 fu arrestato con l'accusa di frode. Scrisse tre volumi di
Memorie di
Gabriel Julien Ouvrard sulla sua vita e le sue differenti operazioni
finanziarie, pubblicati nel 1827 (Clisson, Loira Inferiore 1770 - Londra
1846).