Imperatore e re di Germania. Figlio di Ottone I e di Adelaide, fu associato dal
padre al Regno di Germania nel 961 e all'Impero nel 967. Nel 972 sposò la
principessa bizantina Teofano, fatto che avrebbe dovuto garantirgli
l'assegnazione dei territori bizantini in Italia meridionale. Alla morte del
padre, nel 973, rimase coinvolto in un conflitto con il cugino Enrico II di
Baviera (detto il Litigioso) per il possesso della Svevia e della marca
orientale (detta poi Austria). Nel 976 Enrico fu deposto e sconfitto, mentre il
ducato di Baviera (senza la marca di Carinzia, che andò ad un altro
cugino figlio di Corrado il Rosso) venne assegnato ad Ottone di Svevia (figlio
di Liudolfo e perciò nipote del re) e l'Austria a Liutpoldo, fondatore
della dinastia dei Babenberg. Nel 974 avevano rinnegato il vassallaggio il re di
Danimarca ed il duca di Boemia, ma entrambi furono costretti a rinnovare il
giuramento feudale (977).
O. dovette in seguito affrontare un conflitto
con il re di Francia Lotario, che aveva occupato la Lorena giungendo sino ad
Aquisgrana; qualche tempo dopo fu
O. a invadere la Francia, penetrando
fin quasi a Parigi (978) e l'accordo di pace, che cedeva alla Germania la
Lorena, fu stipulato nel 980, anche grazie alle difficoltà del re
francese il cui Regno era minacciato all'interno dalla ribellione di Ugo Capeto.
Nel medesimo anno
O. si recò in Italia, riaffermò la
propria autorità su Roma e il papato, favorendo la fazione dei Tuscolo
contro gli antimperiali Crescenzi e sui ducati longobardi di Capua e Benevento.
In seguito attaccò i musulmani di Sicilia, che si erano spinti fino alle
regioni dell'Italia meridionale.
O. tolse loro Taranto, poi si spinse
fino in Calabria dove, presso Capo Colonne, subì una grave sconfitta.
Ritiratosi a Roma, fu raggiunto dalla notizia di attacchi alle frontiere
settentrionali del Regno da parte di Danesi e Slavi ma non volle rientrare in
Germania, tanto che la Dieta di Verona (983) decise di eleggere re suo figlio.
Dopo pochi mesi morì a Roma (955 - Roma 983).