Teologo protestante tedesco. Insegnò Teologia a Gottinga, Breslavia e
Marburgo. I suoi interessi spaziarono dalla teologia alla storia delle
religioni, alla filosofia della religione; studiò a fondo la mistica, le
concezioni filosofico-religiose di Kant, Schleiermacher e Fries, e le religioni
orientali, recandosi in Cina e in India. L'esame comparativo delle religioni lo
portò a una concezione irrazionalistica della loro origine. Nel suo
studio
Il sacro (1917),
O. sostiene che l'origine della religione
va ricercata in un sentimento naturale, che egli chiama "sentimento del
numinoso", per il quale l'uomo avverte la presenza di "Qualcosa" di superiore
rispetto a lui, che gli ispira terrore, rispetto, desiderio di purificazione e
gioia. Tale sentimento si sarebbe concretizzato originariamente nelle forme
semplici della religiosità primitiva (totemismo, feticismo, demonismo) e
successivamente sviluppato nelle forme più complesse di religioni
politeiste e monoteiste, con la concezione di un Dio personale. Queste teorie
furono criticate da molti etnologi, secondo i quali il monoteismo sarebbe invece
una forma originaria di religione e non il risultato di uno sviluppo storico
(Peine, Hannover 1869 - Marburgo 1937).