Architetto tedesco. Tecnologo fra i più dotati operanti nel campo della
cosiddetta "poetica della grande dimensione", ossia di quella tendenza sorta
negli anni Cinquanta e Sessanta che propone un livello di progettazione
intermedio fra la vasta scala urbanistica e la piccola scala architettonica.
O. indirizzò la propria ricerca soprattutto nel campo delle
strutture statiche leggere, come i reticoli formati da cavi d'acciaio sospesi ad
antenne. Fra i progetti da lui firmati figurano alcuni suggestivi padiglioni
espositivi, quali quello tedesco all'Esposizione universale di Montréal
(1967), dalla notissima copertura a vela, e quello per il villaggio olimpico di
Monaco (1972). Creò inoltre il centro sportivo della città di
Gidda in Arabia Saudita (1981) e attuò una proposta per "abitazioni
arborescenti ecologiche" a Berlino (1980-81). Uno dei suoi progetti più recenti
fu il padiglione giapponese della Expo 2000 di Hannover, dotato di una struttura
di tetto fatta interamente da carta (n. Siegmar 1925).