Organo di governo della Repubblica Fiorentina dal 1494 al 1530. Istituito in
occasione della riforma dello Stato fiorentino, patrocinata da Gerolamo
Savonarola, era composto da ottanta cittadini, eletti tra i membri del Consiglio
Grande (era chiamato anche Consiglio degli Scelti in contrapposizione al
Consiglio Grande, i cui membri erano nominati per nascita o estratti a sorte).
Restava in carica sei mesi, e veniva consultato dalla Signoria ogni settimana.
Divideva con il Consiglio Grande il potere legislativo, nominava gli
ambasciatori e i commissari della Repubblica e soprintendeva all'organizzazione
dell'esercito. Come consiglio ristretto, decideva anche sulle questioni che
dovevano rimanere segrete. Fu soppresso, in seguito alla restaurazione medicea,
una prima volta nel 1512. Ripristinato nel 1527, durante la Seconda Repubblica,
venne definitivamente abolito nel 1530, allorquando i Medici, secondo gli
accordi di Barcellona stipulati tra il Papa Clemente VII e l'imperatore Carlo V,
consolidarono la loro supremazia su Firenze.