(dal latino
ostaculum, der. di
obstare: stare davanti, opporsi).
Qualunque elemento che impedisce un movimento o intralcia un'azione,
un'attività, sia in senso proprio sia in senso figurato. ║ Fig. -
Fare o.: creare un impedimento affinché altri non possano fare
qualcosa. • Mil. - Elemento di fortificazione predisposto con l'intento di
arrestare o ritardare l'avanzata di truppe o carri nemici, per concentrare su di
essi il massimo fuoco. Si hanno
o. naturali (corsi d'acqua, boschi,
burroni, ecc.) e
artificiali (campi minati, canali, muri di calcestruzzo,
reticolati). • Sport - Nell'atletica leggera, barriera che si colloca
lungo il percorso di una gara, di velocità o di regolarità
(
corsa a o.), e richiede che i concorrenti effettuino un salto.
L'
o. è costituto da due basi e due ritti in metallo che sostengono
una struttura rettangolare rinforzata da una o più traverse in legno o
altro materiale. La larghezza massima è di 1,20 m. Nelle gare maschili di
110 m a
o., questi sono 10, alti 106,7 m e posti alla distanza di 9,14 m
l'uno dall'altro; nei 400 m, invece, ci sono 10
o. alti 91,4 cm e
distanziati 35 m l'uno dall'altro. Nelle gare femminili dei 100 m a
o.,
questi sono 10, alti 84 cm e posti alla distanza di 8,50 m l'uno dall'altro; nei
400 m gli
o. sono sempre 10, alti 76,2 cm e distanziati di 35 m. Infine,
nelle gare di 3.000 m siepi maschili, l'
o. è costituito da una
trave alta 91,4 cm e lunga 396 cm che gli atleti devono superare quattro volte
durante ogni giro. ║ Negli sport equestri, qualunque impedimento, naturale
o artificiale, che il cavallo deve superare saltando. In particolare
nell'ippica, l'
o. è costituito da una siepe naturale o
artificiale, fissa o mobile, oppure da una staccionata, da un fosso, da un
terrapieno di varie dimensioni posti lungo il tracciato della gara.
Nell'equitazione, l'
o. è costituito da una barriera verticale
(composta da un solo piano verticale) o di tipo largo (formata da due piani
verticali posti fra loro a una distanza superiore all'altezza del piano
più alto), differenti per forma, dimensioni e denominazione (palizzata,
muro, oxer, riviera, croce di S. Andrea) e posizionate a una distanza minima di
15 m una dall'altra.