Chimico e fisico tedesco. Dopo essersi laureato all'università di Dorpat,
nel 1875 divenne assistente all'istituto di Chimica dove, per conseguire la
libera docenza, effettuò le prime ricerche elettrochimiche per la
determinazione dei coefficienti di affinità di acidi e basi. Dal 1881 al
1886 insegnò Chimica al politecnico di Riga, dove collaborò con S.
Arrhenius, giungendo a dimostrare che il grado di dissociazione di un
elettrolita aumenta con il diminuire della concentrazione (
legge di
diluizione). Dopo aver pubblicato il primo volume del trattato di chimica
generale (
Lehrbuch der allgemeinen Chemie, 1885; il secondo volume
uscì nel 1887), passò all'università di Lipsia come
professore di Chimica fisica (1887-1905). Compì ricerche fondamentali nel
campo della termodinamica, della cinetica chimica e della catalisi, che gli
valsero nel 1909 il premio Nobel per la chimica. Nel 1889 fu pubblicata un'opera
sui fondamenti della chimica generale (
Grundriss der allgemeinen Chemie),
che contribuì alla diffusione delle nuove idee della chimica fisica;
nello stesso anno
O. cominciò la pubblicazione di una collana
dedicata ai classici della scienza (
Klassiker der exakten
Naturwissenschaften) e in seguito fondò e diresse gli "Annalen der
Naturphilosophie" (1901-21). In parte ispirandosi a G.W. Leibniz e a R.G.
Boscovich, elaborò una particolare concezione filosofica, l'energetismo.
Questa dottrina, in opposizione al materialismo meccanicista, sosteneva che
l'energia fosse la vera sostanza della realtà, alla quale si doveva
ricondurre la spiegazione di ogni fenomeno fisico. Da questa posizione,
O. polemizzò aspramente con i sostenitori delle teorie
atomico-molecolari in fisica e in chimica (le accetterà nel 1909 dopo gli
esperimenti di J. Perrin), che riteneva poste alla base del materialismo. Ma la
scoperta del neutrone (1930), particella priva di ogni carica elettrica,
l'approfondimento della legge di Einstein e il principio di
complementarità hanno fatto sì che la concezione di
O.
perdesse sempre più terreno (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia 1932).