Uomo di Stato russo. Figlio di un pastore protestante tedesco, nel 1704
entrò al servizio della Russia, sotto l'ammiraglio Kriujs, e percorse una
brillante carriera diplomatica, sino a ottenere dallo zar Pietro il Grande il
titolo di segretario privato nel 1711. Nominato consigliere della Cancelleria
segreta del ministero degli Esteri nel 1720, l'anno seguente, a conclusione
della pace di Nystad con la Svezia, venne creato barone. Vicepresidente degli
Esteri sotto Caterina I, accrebbe notevolmente la propria influenza sotto
l'imperatrice Anna Ioannovna (1730-40). Nell'ottobre del 1740 ad Anna succedette
Ivan Antonovič, sotto la reggenza della madre Anna Leopoldovna. Dapprima
O. convinse la reggente a spodestare il ministro Münnich in suo
favore. Successivamente fu travolto dalle lotte dei partiti per il trono: quando
nel 1741 si ebbe una nuova rivolta di palazzo, Elisabetta, l'ultima figlia di
Pietro il Grande, venne proclamata imperatrice, e
O., insieme con
Münnich e la reggente, venne posto in stato di arresto. Fu poi sottoposto a
una finta esecuzione. Graziato sul patibolo, morì in esilio (Bochum,
Vestfalia 1686 - Berëzov, Siberia 1747).