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Osteomielite.

Med. - Infiammazione del midollo osseo, causata da germi piogeni che penetrano direttamente attraverso una ferita, o si propagano per continuità (ad esempio, da una ferita infetta delle parti molli), o per via circolatoria da altri focolai settici (tonsilliti, sinusiti, ecc.). Colpisce prevalentemente le ossa lunghe, in particolare quelle sottoposte a maggior accrescimento, e può diffondersi dal midollo all'osso circostante. L'o. acuta presenta sintomi quali febbre elevata, prima continua poi intermittente, dolore all'osso colpito, flogosi delle parti molli circostanti l'osso. L'infiammazione dà luogo alla formazione di pus, provocando una necrosi ossea più o meno estesa, tenuta isolata dall'osso sano per mezzo di un tessuto di granulazione. Si cura con la somministrazione di antibiotici e chemioterapici. L'o. cronica presenta, invece, sintomi poco evidenti (dolori osteocopi specie di notte, aumento del volume della parte di osso interessata dal processo). Può essere di due tipi: può manifestarsi come ascesso cronico dell'osso o come o. condensante. Nel primo caso si ha, nella metafisi di un osso, una cavità di dimensioni variabili, contenente pus. La seconda, che può localizzarsi sia nella metafisi sia nella diafisi di un osso, si caratterizza per uno stato reattivo del tessuto osseo, che porta alla formazione di un osso iperostosico con la scomparsa del canale midollare e dei canali di Havers. In questo caso la terapia si basa sull'apertura chirurgica del cavo ascessuale o sulla resezione sottoperiostea del tratto interessato.