Regista cinematografico giapponese. Già studente universitario di Diritto
e regista teatrale, esordì in campo cinematografico nel 1959 con
Il
quartiere dell'amore e della speranza, in cui furono affrontati temi quali
la lotta di classe, l'erotismo, la rivolta e la violenza. A breve seguirono
Racconto crudele della giovinezza (1960),
Notte e nebbia del
Giappone (1960),
L'addomesticamento (1961). In Europa si
affermò solo nel 1968 con il film
L'impiccagione, preceduto da
pellicole di buon livello quali
Il godimento (1965) e
Diario di
Yunbogi (1965). Sempre nel 1968 girò una delle sue opere più
fortemente polemiche,
Diario di un ladro di Shinjuku, seguita da
Storia segreta del dopoguerra dopo la guerra di Tokyo (1970) e
La
cerimonia (1971), affresco della storia giapponese del dopoguerra,
considerato il suo capolavoro. Successivamente diresse:
Sorellina
d'estate (1972),
L'impero dei sensi (1976),
L'impero della
passione (1978),
Furyo (1983),
Max amore mio (1986), per la
televisione,
Kyoto, my mother place (1991),
Cent'anni di cinema
giapponese (1994) e
Tabù - Gohatto (2000) (n. Tsushima
1932).