Termine con il quale si indicano gli oscillografi utilizzati per l'osservazione
diretta di fenomeni oscillatori. ║
O. a raggi catodici: dispositivo
che rende visibile l'andamento di una tensione, specialmente in funzione del
tempo, sullo schermo fluorescente di un tubo Braun. Elemento base di un
o. di questo tipo è un tubo Braun con due coppie di placche di
deviazione, disposte perpendicolarmente tra loro. La coppia di placche verticali
riceve la tensione da rendere visibile; quella orizzontale, una tensione con
andamento periodico a denti di sega, fornita da un apposito generatore. In
questo modo si ottiene una deviazione orizzontale del raggio elettronico
proporzionale al tempo. Si ricava una figura visibile sullo schermo, se la
frequenza
f della tensione osservata è uguale, o un multiplo
intero della frequenza dei denti di sega. L'
o. a raggi catodici contiene,
oltre al tubo di Braun e all'alimentatore per la tensione anodica, anche il
generatore di denti di sega, il quale fornisce la corrispondente tensione e
all'occorrenza può essere sincronizzato con l'identica frequenza di
misura. Inoltre, si dispone anche di un amplificatore per la deviazione
verticale e di uno per la deviazione orizzontale. L'impiego di quest'ultimo si
rende necessario quando si vuole porre in evidenza come la tensione dipenda non
dal tempo, ma da un'altra tensione: si ottengono allora le cosiddette
figure
di Lissajous (V. LISSAJOUS, JULES-ANTOINE).
Per la rappresentazione di fenomeni non periodici si adottano schermi a
luminescenza persistente e, con un impulso particolare di comando, si fa in modo
che la deviazione orizzontale del raggio elettronico avvenga solo una volta per
ogni misura. I sistemi più recenti impiegano tubi oscilloscopici dotati
di
memoria, soprattutto nel caso di segnali lenti o non ripetitivi: una
particolare configurazione degli elettrodi in prossimità dello schermo
permette di mantenere sullo schermo la figura fluorescente per molte ore,
purché l'apparecchio rimanga acceso. ║
O. a cassetti: tipo
particolare di
o. a raggi catodici, costituito da un corpo principale
contenente il tubo, i circuiti di servizio più importanti e alcuni
cassetti (
plug-in) destinati alle diverse esigenze d'uso (dispositivi di
amplificazione verticale, dispositivi di amplificazione orizzontale, dispositivi
di uso particolare, ecc.). Come i normali
o. a raggi catodici, anche
quelli a cassetti risultano ormai superati dai modelli più moderni di
o. ║
O. a campionamento: modello di
o. nel quale
viene aumentata la larghezza di banda, in modo che essa risulti molto più
ampia di quella prevista nel tubo a raggi catodici. Il funzionamento prevede un
processo di campionamento del segnale di ingresso ad alta frequenza, eseguito ad
intervalli di numerosi periodi. Dopo essere stati memorizzati, i campioni
così ottenuti vengono inviati alle placchette di deflessione verticale
del tubo catodico. ║
Sincronoscopio o
sincroscopio: tipo di
o., oggi di scarso impiego, dotato di generatore di denti di sega
monostabile e sincronizzabile solo esternamente. Era usato in passato per lo
studio di segnali ripetitivi ma non periodici. Gli
o. moderni funzionano
come sincronoscopi quando sono posti in sincronizzazione esterna. Oltre a
fornire l'immagine di un fenomeno elettrico, un moderno
o. consente di
effettuare diverse misure di grandezze elettriche. Se l'
o. ha un asse dei
tempi tarato si può misurare la frequenza di un segnale leggendo il tempo
necessario a percorrere un intero ciclo. Se si vuole misurare la differenza di
fase fra due segnali isofrequenziali basta applicare i segnali ai due assi
dell'
o. e analizzare la figura ottenuta. Nel caso di un
o. a
traccia con asse dei tempi comune tarato, la differenza di fase si legge
direttamente sullo schermo. ║
O. digitale:
o. nel quale la
misura dei segnali e la loro visualizzazione viene effettuata mediante tecniche
digitali, operando su ciascun canale di ingresso la conversione da analogico a
digitale. L'
o. digitale permette l'accesso alle memorie, mediante
più canali, di più unità di calcolo. Un apposito display (a
raggi catodici, cristalli liquidi, ecc.) consente la visualizzazione delle
sequenze numeriche. Gli
o. digitali vengono usati soprattutto nel campo
delle misure elettroniche e consentono prestazioni di alta qualità,
grazie anche alla possibilità di eseguire una larga serie di operazioni
di elaborazione dei segnali. Esistono numerosi tipi di
o. digitali,
distinti per le loro caratteristiche tecniche (larghezza di banda, memoria di
acquisizione, frequenza di campionamento, ecc.).