Centro in provincia di Chieti, 31 km a Est del capoluogo; è situato a 68
m s/m., su un promontorio affacciato sulla costa adriatica a Nord della foce del
torrente Moro. 22.694 ab. CAP 66026. • Econ. - Agricoltura (ortaggi, uva,
cereali); pesca; industrie alimentari, enologiche, tessili, meccaniche,
dell'abbigliamento, conciarie, dei materiali da costruzione; attivo porto
commerciale. Turismo estivo. • St. - Antico porto dei Frentani, in
età romana
O. ottenne dapprima la cittadinanza, quindi la
municipalità. Inclusa nel Ducato longobardo di Benevento e poi di
Spoleto, sotto gli Svevi raggiunse un notevole sviluppo commerciale, ottenendo
il diritto di porto franco (1196). Dopo aver giurato fedeltà alla regina
Giovanna II nel 1412,
O. fu ceduta dagli Angioini come feudo alla
famiglia Caldora, quindi nel 1525 venne donata da Carlo V a Charles de Lannoy, i
cui discendenti la vendettero a Margherita di Parma. Dopo l'estinzione della
famiglia Farnese,
O. passò a Carlo III di Borbone e da allora
seguì le sorti del Regno di Napoli. Durante la seconda guerra mondiale,
nelle vicinanze della città si verificarono duri scontri tra le truppe
alleate e quelle tedesche. • Arte - La città conserva la
cattedrale, costruita nel 1127, rifatta dopo l'incendio del 1566 e dopo i
bombardamenti subiti nella seconda guerra mondiale; il castello aragonese (XV
sec.); il palazzo Farnese (1584).