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Orticonoscòpio.

(o orticon). Tubo per riprese televisive. È costituito da un'ampolla di vetro a vuoto spinto, di forma cilindrica, che contiene a un'estremità un cannone elettronico, all'altra un fotomosaico semitrasparente sul quale viene proiettata l'immagine che deve essere trasmessa. Gli elettroni emessi dal cannone vengono deflessi in senso orizzontale e verticale, in maniera tale che l'intero fotomosaico sia esplorato e successivamente focalizzato dall'apposita bobina. Dal momento che il potenziale cui viene tenuto il fotomosaico è pari a quello del catodo del cannone, gli elettroni che giungono vicino al fotomosaico vengono respinti e, su un collettore, compiono un percorso inverso e parallelo a quello di andata. Alcuni degli elettroni sono però catturati dalla carica positiva presente nei punti illuminati del fotomosaico e, di conseguenza, l'intensità del fascio di elettroni di ritorno e il potenziale istantaneo del fotomosaico subiscono delle variazioni a seconda dell'illuminazione dei vari punti dell'immagine. Alle estremità di un resistore, che collega il fotomosaico al conduttore di riferimento, viene prelevato il segnale video. ║ O. a immagine elettronica: perfezionamento del precedente, è il tubo da ripresa televisiva attualmente più utilizzato per la sua grande sensibilità, quasi pari a quella dell'occhio umano. È costituito da tre parti: un fotomosaico trasparente; un dispositivo che analizza l'immagine elettronica sullo schermo bersaglio; un moltiplicatore elettronico che riceve gli elettroni di ritorno e realizza un'amplificazione elettronica.