Uomo politico francese. Controllore generale delle finanze, nel 1730 estese la
tassazione ai prodotti commerciali e costrinse il clero e gli appaltatori delle
imposte a versare il proprio contributo alle casse dello Stato. Convinto
colbertista, creò manifatture reali della carta e dei tessuti,
favorì la costruzione di opere pubbliche e il commercio estero,
soprattutto con India e Canada. Fu inviso a Madame de Pompadour, che lo rimosse
dal suo incarico (Troyes 1689 - La Chapelle, presso Nogent-sur-Seine
1747).