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Orogenètico.

Relativo all'orogenesi. ║ Teorie o.: teorie elaborate per spiegare l'origine dei processi o. La scienza moderna ha dimostrato l'infondatezza di molte di esse; alcune, tuttavia, vengono tuttora ricordate per l'importante ruolo svolto nel progresso del pensiero scientifico e geologico, mentre altre sono state riprese dagli studiosi e integrate alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche. La teoria dei crateri di sollevamento, elaborata nel corso dell'Ottocento, attribuiva il sollevamento delle catene montuose alla spinta verso l'alto esercitata dalle masse magmatiche; si trattava di un'ipotesi di tipo verticalista, che attribuiva fondamentale importanza agli spostamenti verticali della porzione di crosta terrestre coinvolta nel processo o. Altre teorie verticaliste furono quella elaborata nel Novecento dal geofisico E. Haarmann (che spiegava l'orogenesi con cause esterne di carattere cosmico); quella proposta nel 1935 da R.W. van Bemmelen, detta delle undazioni, secondo la quale alla base dei processi o. sarebbero correnti magmatiche poste al di sotto della crosta; quella dell'espansione, basata sullo studio dell'espansione presente all'interno del globo terrestre e fondata sulla variabilità della costante di gravitazione universale. In generale, si può affermare che le diverse teorie o. di tipo verticalista attribuiscono una fondamentale importanza alla tettonica gravitativa, in particolare per quanto riguarda la spiegazione delle strutture tettoniche nelle catene a pieghe. Il progresso degli studi sperimentali sulla deformabilità delle rocce ha dimostrato che qualsiasi roccia, se sottoposta a una pressione costante e prolungata, tende a deformarsi e a comporsi plasticamente, e ha quindi confermato alcune delle affermazioni delle teorie o. verticaliste. Altre teorie, definite orizzontaliste poiché privilegiano i movimenti della crosta terrestre in senso orizzontale, spiegano i processi o. essenzialmente come risultato di una mobilità tangenziale della crosta stessa, che a sua volta può essere conseguente ad altri e diversi fenomeni. La più nota delle teorie orizzontaliste è quella della deriva dei continenti (V. DERIVA), che in tempi recenti ha trovato nuove conferme, sulla base, però, di una spiegazione differente del movimento delle zolle terrestri. Fra le teorie orizzontaliste conserva ormai solo un valore storico e documentario l'ipotesi contrazionista, tra le prime ad essere formulata, che faceva ricorso a supposte contrazioni della crosta terrestre dovute al suo raffreddamento e ai conseguenti fenomeni di piegamenti, fratture, scorrimenti, scivolamenti. Tuttavia anche tale ipotesi, elaborata da E. de Beaumont, si è dimostrata scientificamente infondata, poiché non si può parlare di un effettivo raffreddamento della crosta terrestre, ma solo di un continuo alternarsi di periodi più caldi e più freddi. A ciascuna di queste teorie, sia quelle verticaliste sia quelle orizzontaliste, si devono apporti più o meno fecondi per la spiegazione dei processi o.; tuttavia negli ultimi decenni si è proceduto nel senso di un totale e radicale rinnovamento delle ipotesi sull'orogenesi e, in generale, sulla struttura e sulla storia evolutiva della Terra. Oggi gli studiosi sono sostanzialmente concordi nel ricorrere alla teoria della tettonica a zolle (o a placche o globale; V. TETTONICA), che si basa su una concezione dinamica dell'evoluzione della zolla terrestre intesa nella sua globalità.