Uomo politico piemontese. Abile amministratore, si dimostrò anche accorto
diplomatico nelle trattative con il papato per il riconoscimento di Vittorio
Amedeo II come re di Sardegna (1726) e per un concordato favorevole al suo
sovrano (1727). Divenuto anche ministro degli Esteri (1732) e gran cancelliere
del Regno dal 1742, ebbe parte decisiva nella politica sabauda durante la guerra
di successione d'Austria (Mondovì, Cuneo 1680 - Torino 1745).