Uomo politico francese. Figlio di Filippo I, fu reggente di Francia durante la
minore età di Luigi XV. Costantemente avversato da Luigi XIV che lo
chiamava "fanfarone del delitto" fu, a causa della sua irreligiosità,
dell'isolamento in cui viveva, delle sue esperienze chimiche, accusato di
veneficio della duchessa e del duca di Borgogna, per salire al trono. Alla morte
del re, nonostante il testamento lo relegasse in una posizione assolutamente
secondaria, riuscì ad impadronirsi della reggenza con la collaborazione
di amici fedeli, quali il duca di Saint-Simon e il cardinale Dubois. Rimase sul
trono dal 1715 al 1723, periodo in cui attuò una politica per molti
aspetti innovativa, di reazione contro il Governo di Luigi XIV. Divenuto
maggiorenne Luigi XV, fu nominato primo ministro (Saint-Cloud 1674 - Versailles
1723).