Interesse e ammirazione per tutto ciò che proviene o è
caratteristico dell'Oriente. ║ La tendenza formale e contenutistica, nelle
arti figurative e nelle letterature europee, a ispirarsi agli usi, alla cultura
e ai costumi orientali (anche
esotismo). ● Encicl. - È un
gusto estetico che fu in voga all'inizio del XVIII sec. in Francia, quando si
pubblicarono le
Mille e una notte e altri libri che ritraevano, spesso in
maniera romantica e fantasiosa, il mondo orientale. Da allora i Paesi del
Levante diventarono meta di viaggi o di studi specifici, circondati da un'aura
di esotismo e di stravaganza. In epoca romantica l'
o. si trasformò
in un vero e proprio movimento artistico grazie anche alle notizie sugli usi,
costumi e folclore musulmani diffuse dalle campagne napoleoniche in Medio
Oriente. Gli esponenti di maggior spicco del movimento furono E. Delacroix, Th.
Chassériau, A.G. Decamps, che contrapposero i soggetti orientali al gusto
classico dell'antichità romana. Dal Romanticismo al Decadentismo grandi
scrittori si ispirarono all'esotismo orientaleggiante: J.W. Goethe, F.R.
Chateaubriand, G. Byron, V. Hugo, G. Flaubert, A. Gide.