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Organismo.

Biol. - Qualunque essere vivente, vegetale o animale, fornito di organi preposti alle varie funzioni vitali. Ogni o. è caratterizzato da una forma specifica che lo contraddistingue, da una propria costituzione chimica, dalla capacità (che può essere più o meno evidente ed efficace) di percepire le varie forme di stimolo e di reagire alle stesse, nonché dalla capacità di accrescersi, di riprodursi, di sviluppare energia, di muoversi: in ciò si differenziano dalle sostanze "inorganiche". Si parla, perciò, di o. umano, animale, vegetale, ecc. Si distinguono due grandi gruppi di o.: unicellulari e pluricellulari, distinzione applicata tanto nel regno vegetale che in quello animale. A seconda, poi, dei caratteri peculiari generici, gli o. vengono nuovamente suddivisi in classi, ordini, famiglie, ecc., fino a scendere alla singola specie, i cui appartenenti, tuttavia, possono mettere in evidenza caratteri individuali. Alcuni biologi restringono il concetto di o. ai soli esseri pluricellulari in quanto soltanto in questi esistono organi veri e propri, ovvero formati da tessuti di diversa specie. Tuttavia, anche le specie unicellulari sono o., poiché sono dotate di parti caratteristiche che funzionano come veri organi (le ciglia dei protozoi, per esempio, che spesso hanno funzioni locomotorie o servono ad avvicinare le sostanze nutritive che devono essere assimilate). In ogni caso sono dotati di un'organizzazione, ovvero di parti diverse che, con un'azione coordinata, contribuiscono a mantenere in vita l'essere a cui appartengono: anche la semplice cellula di una specie unicellulare è costituita da elementi diversi di cui ciascuno ha un incarico ben specifico nell'economia vitale; il citoplasma, il nucleo, i cromosomi, ecc., tutte parti che possono essere considerate come organi capaci di assolvere specifiche funzioni. ║ Fig. - Sistema organizzato, costituito di più parti connesse le une alle altre: o. statale, o. politico.