Pseudonimo di
Andrea di Cione Arcangelo. Pittore, scultore e architetto
fiorentino. Scarse sono le notizie riguardanti la sua vita. Attivo a Firenze e a
Orvieto, la maggior parte della sua produzione artistica è andata
perduta. L'unico dipinto attribuitogli con sicurezza è la pala, situata
nella Cappella Strozzi, intitolata
Cristo in gloria tra angeli e santi
(1354-57, Firenze, Santa Maria Novella). In quest'opera, realizzata in uno stile
che si inserisce nella tradizione della pittura giottesca, privata delle sue
valenze plastiche e strutturali, l'artista utilizza uno schema compositivo
rivoluzionario, in cui risulta libera la disposizione delle figure. Famosi sono
anche alcuni frammenti del ciclo
Trionfo della morte (Firenze, Santa
Croce), la cui datazione risulta problematica (le ipotesi più attendibili
fanno risalire l'opera al 1350). Per quanto riguarda l'attività di
architetto di questo artista, si ricorda il tabernacolo della Madonna nella
Loggia di Orsanmichele a Firenze. In quest'opera, realizzata tra il 1359 e il
1366,
O. compendia le sue doti di architetto e scultore, con la creazione
di una struttura complessa e solidamente costruita, riccamente decorata con
marmi policromi, vetri colorati, sculture (m. 1366 circa).