Centro in provincia di Grosseto, 44 km a Sud del capoluogo; è situato a 3
m s/m., su una penisoletta che si protende nella laguna omonima ed è
collegata da una diga al Monte Argentario. 15.267 ab. CAP 58015. ● Econ. -
Agricoltura (ortaggi, viti, frutta, barbabietole); industrie chimiche,
metallurgiche e del cemento. Pesca. Turismo. ● St. - Fondata dagli
Etruschi verso il VII sec. a.C.,
O. venne cinta da mura poligonali nel IV
sec. a.C. Nell'805 d.C. è ricordata come possesso degli abati delle Tre
Fontane, che la concessore in feudo, nel 1269, agli Aldobrandeschi. Nel 1410
passò a Ladislao, re di Napoli e alla sua morte divenne possesso dei
Senesi. Devastata nel 1455 da I. Piccinino, fu conquistata dagli Spagnoli nel
1555. Dal 1708 al 1735 venne occupata dagli Austriaci, ma nel 1736 passò
ai Borboni di Napoli. Nel 1801 fu unita al regno di Etruria e nel 1815 al
Granducato di Toscana. ● Arte - Conserva tracce delle mura etrusche e
resti di fortificazioni, che risalgono all'epoca della dominazione spagnola.
Notevole il duomo, di origine gotica, in gran parte modificato in epoca barocca.
║
Laguna di O. (26,2 kmq, profondità 1,45 m): si
formò in seguito alla spontanea saldatura dell'isola del Monte Argentario
alla terraferma mediante il Tombolo della Giannella, a Nord, il Tombolo di
Feniglia, a Sud e un interposto istmo di 4 km. Comunica col mare e col fiume
Albegna tramite alcuni canali.