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Ora.

(dal latino hora, der. del greco hora: stagione). Unità di misura degli intervalli di tempo, equivalente alla ventiquattresima parte del giorno, della durata di 60 minuti primi. ║ Nel parlato le o. sono contate a partire dal mezzogiorno: sono le due, invece che le quattordici. ║ O. fresche, o. calde: rispettivamente quelle del mattino o della sera, e del primo pomeriggio. ║ Fig. - Fare le o. piccole: restare alzato fino a notte inoltrata. ║ Fig. - O. di punta: quella in cui si riscontra maggior traffico o movimento nelle città. ║ Fig. - O. zero: in linguaggio tecnico, l'o. di inizio di un'operazione. ● Lit. - O. canonica: ogni o. destinata dalla Chiesa agli atti liturgici. In età medioevale le o. erano contate, secondo l'uso latino, a partire dal levar del Sole (o. prima, terza, sesta, nona corrispondenti alle sei, alle nove, ecc.). Questo sistema si riflette nella denominazione di alcune delle o. canoniche (mattutino, prima, terza, sesta, nona, vespro, compieta). ║ Fig. - Familiarmente indica l'o. destinata ad un'attività quotidiana, il momento giusto, opportuno (l'o. canonica del pisolino). ● Mar. - Metodo di segnalazione di una posizione, immaginando il cerchio dell'orizzonte suddiviso in 12 o., come il quadrante di un orologio: a o. 9; a o. 12. ║ O. di porto: il ritardo con il quale si manifesta l'onda di marea rispetto al passaggio della Luna sul meridiano del luogo. Essa differisce per una stessa località a seconda del luogo e del giorno. ● Encicl. - Nell'antichità Babilonesi e Cinesi dividevano il giorno in 12 parti, corrispondenti ciascuna a due o. I Greci e i Romani suddivisero il giorno e la notte in quattro parti ciascuno, della lunghezza di circa tre o. l'una, cominciando a contare dal sorgere del Sole. L'o. variava così la sua durata a seconda delle stagioni. Risale agli Egiziani il sistema attuale di misurazione del tempo. Nel 1884 la Conferenza internazionale di Washington suddivise arbitrariamente il globo terrestre in fusi orari, a partire dal meridiano di Greenwich, attribuendo ad ognuno di questi l'o. del proprio meridiano centrale (o. civile). Viene comunemente definita o. legale l'anticipazione di un'o. sul tempo del fuso orario di un Paese. Si tratta di una convenzione applicata, su proposta dell'inglese W. Willet nel 1915, per consentire un risparmio energetico durante i mesi in cui l'illuminazione solare ha maggiore durata. In Italia è stata recepita nel 1965. La data di applicazione dell'o. legale, compresa fra il 31 marzo e il 1° giugno, e quella di cessazione, compresa tra il 20 settembre e il 31 ottobre, è stabilita dalla CEE per i Paesi che ne fanno parte. ● Astron. - Unità di misura di angoli, pari alla ventiquattresima parte di un angolo giro. ║ O. solare vera: ventiquattresima parte del giorno solare vero (l'intervallo fra due passaggi consecutivi del Sole). ║ O. media: ventiquattresima parte del giorno solare medio (corrispondente alla lunghezza media del giorno solare vero). ║ O. siderea: riferita al giorno sidereo, vale 59'50,1704". ║ O. locale: quella calcolata sul meridiano che passa per quel dato luogo.