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Optacon.

Apparecchio elettronico che permette ai non vedenti di leggere qualsiasi libro stampato o dattiloscritto, eliminando quindi il ricorso agli ingombranti testi scritti in Braille. L'apparecchio, studiato e messo a punto dall'università di Stanford (California), ha una forma simile a quella di un piccolo registratore; il non vedente impugna con la mano destra una piccola sbarra chiamata "sensore" e la fa scivolare sulla riga stampata; contemporaneamente tiene l'indice della mano sinistra poggiato su un incavo della scatola dove è situata la "matrice tattile", una lastrina metallica capace di permettere al non vedente di "leggere" col tatto, in quanto trasforma ogni impulso luminoso registrato dal sensore (le lettere stampate) in impulso tattile. In realtà il sensore è una minuscola telecamera che teleriprende lo scritto mentre la matrice tattile corrisponde a uno schermo televisivo con la differenza che qui l'immagine teleripresa viene trasformata nella sagoma "in rilievo" delle varie lettere dell'alfabeto. La matrice tattile è formata da 140 lamelle vibranti che riproducono esattamente la forma della lettera inquadrata dalla telecamera miniaturizzata in modo da poter essere percepita al tatto. Con l'apparecchio è possibile leggere, in media, dalle 30 alle 40 parole al minuto e ha il grande vantaggio di permettere la lettura di qualunque segno stampato su carta (comprese le lettere greche o cirilliche, i segni matematici, ecc.).