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Opere e i giorni, Le.

Poemetto didascalico in 828 esametri dattilici di Esiodo (VII sec. a.C.). Nella prima delle quattro parti in cui l'opera è divisa, l'autore espone le proprie riflessioni sulla dignità del lavoro e sul valore della giustizia, illustrata attraverso il mito di Prometeo e di Pandora e delle cinque età dell'uomo. Sui temi della giustizia e del lavoro si innesta il contrasto tra il poeta e il fratello Perse, che gli avrebbe fraudolentemente sottratto la sua parte dell'eredità paterna. La seconda parte contiene consigli tecnici sui lavori campestri nelle diverse stagioni e sulla navigazione; la terza detta norme di vita pratica e di civile convivenza; la quarta parte, infine, è un calendario dei giorni propizi e non per intraprendere certe attività agricole. Il poemetto riveste soprattutto un interesse storico e culturale, in quanto è una delle principali fonti per la conoscenza delle condizioni di vita e delle concezioni morali e religiose della società greca arcaica. È inoltre la prima opera letteraria greca, nonché europea, in cui l'autore parla di sé in prima persona.