Chi opera, chi agisce, in senso generico. ║ Nella classificazione
professionale, tecnico addetto al funzionamento di macchine, impianti, ecc.
║ Per estens. - L'addetto a una determinata attività. ● Tecn.
-
Macchina operatrice: denominazione generica di ogni macchina utensile
che opera sulla materia trasformandola. ● Cin. -
O. di cabina: chi
cura la proiezione del film. ║
O. di presa: chi ha l'incarico della
registrazione fotografica. ║
O. di macchina: chi esegue i movimenti
della macchina e controlla azione e inquadratura. ● Econ. -
O.
economico: il soggetto economico che compie le operazioni sul mercato, sia
come venditore sia come acquirente di beni o di servizi. ║
O. di
borsa: soggetto economico che tratta affari nelle borse valori o nelle borse
merci, come l'agente di cambio e il commissario di borsa. ║
O. di
banca: in tecnica bancaria, funzionario di un istituto di credito che esegue
le operazioni di compravendita di titoli, su ordine della clientela. ●
Mat. - Ogni simbolo matematico che indica una operazione o, più in
generale, un'applicazione. Dati due insiemi non vuoti
A e
B, un
o. ω si dice definito in
A a valori in
B quando ad
esso è associata un'applicazione che ad ogni elemento
x di
A fa corrispondere uno e un solo elemento ω
x in
B;
l'insieme
A viene detto
insieme di definizione o
dominio,
mentre l'insieme
B viene detto
codominio. Tale definizione
può essere generalizzata in modo naturale, quando all'
o. ω
sia associata una applicazione con dominio in un prodotto cartesiano di insiemi
non vuoti,
A1 x
A2 x...x
An; in tal caso si parla di
o. binario, ternario, ...,
n-ario. Un insieme Ω di
o. può essere dotato di
struttura, dipendente dal modo in cui esso è stato definito, oppure dalla
struttura del dominio, del codominio o di entrambi gli insiemi (in quest'ultimo
caso si pone il problema della compatibilità degli
o. con tali
strutture). Limitandoci al caso di
o. unari, definiti da
A in
A, si dice che un insieme Ω è dotato della struttura di
semigruppo con unità se sono soddisfatte le seguenti
proprietà: 1) l'
o. identità appartiene ad Ω; 2) Ω
è chiuso rispetto alla composizione di
o. (dove l'
o.
composto, o prodotto, di ω
1 e ω
2 è
l'
o. definito dall'applicazione
a → ω
1
(ω
2a); 3) la composizione è associativa. Un
esempio è dato dagli
o. di derivazione sull'insieme delle funzioni
reali in una variabile, e infinitamente differenziabili; tale insieme è
anche
commutativo, ovvero la composizione di
o. è
indipendente dall'ordine in cui viene eseguita. A seconda delle proprietà
di cui è munito l'insieme Ω, è possibile istituire su di esso
un vero e proprio
calcolo operazionale, le cui regole dipendono sia da
proprietà generali, sia da proprietà particolari degli
o.
in esame; tale calcolo permette, una volta tradotte in simboli le
proprietà fondamentali degli
o. considerati, di dedurre altre
proprietà in modo del tutto formale, a prescindere dal significato dei
simboli, come in algebra astratta o negli
o. logici. ║
O.
lineare:
o. avente dominio e codominio dotati di struttura di spazio
vettoriale sul medesimo corpo di scalari (usualmente i numeri reali o
complessi), e soddisfacente la relazione ω
(au + bv) = aω
(u)
+ bω
(v), dove
u, v sono generici elementi del dominio e
a, b appartengono al corpo degli scalari. Data una base nel dominio, un
o. lineare è univocamente determinato dalle immagini degli
elementi della base; ogni vettore dello spazio di definizione, infatti, si
ottiene mediante combinazione lineare di tali elementi e la sua immagine
può essere determinata grazie alla linearità dell'
o. In
particolare, se gli spazi vettoriali hanno dimensioni finite,
n, m,
l'
o. è univocamente determinato dalla matrice
(aij),
i=1,..., n, j=1,..., m, che consente di
esprimere le immagini degli elementi della base del dominio come combinazione
degli elementi della base del codominio:
ω u
j =

In tal caso, si parla di
o. aggiunti,
unitari, hermitiani, ortogonali, ecc., quando le corrispondenti matrici
rappresentative godono di tali proprietà. Numerosi esempi di
o.
lineari si hanno in fisica ed in meccanica, tra i quali ricordiamo gli
o.
differenziali classici: l'
o. divergenza, rotore, gradiente, nabla.
║
O. logico:
o. che trasforma un enunciato aperto in un
enunciato, in un individuo o in un attributo. In logica matematica, una forma
enunciativa, o enunciato aperto, è una espressione contenente qualche
variabile individuale libera; non è un enunciato, poiché non ha
senso valutarne la verità o la falsità. Gli
o. logici si
distinguono in:
quantificatori, se specificano la quantità degli
individui ai quali si attribuisce il predicato;
descrittivi, se
trasformano l'enunciato aperto in un individuo;
o. di astrazione, se
trasformano la forma enunciativa nell'attributo ad essa corrispondente. Tra gli
o. logici sono compresi talvolta anche i
connettivi del calcolo
enunciativo, tipici dell'algebra di Boole (
Not, And, Or, Nand, Nor,
ecc.).