Generale e uomo politico argentino. Portato al potere dalle forze armate con un
colpo di Stato (giugno 1966), instaurò una dittatura di carattere
paternalistico e autoritario, proponendosi di creare poli di sviluppo
all'interno del Paese.
O. fece elaborare un piano decennale di sviluppo
per la promozione delle regioni periferiche e riprese il dialogo, interrotto
dalla caduta di Peron, con i sindacati. Entro il 1968
O. riuscì a
ridurre del 10% l'inflazione che aveva colpito il Paese, ma la ripresa delle
agitazioni sindacali e studentesche in vari centri (Cordoba, Rosario, Santa
Fé, Buenos Aires) e il "maggio argentino" del 1968 spinsero l'esercito a
una feroce repressione; la formula "corporativistica" di
O. non ebbe
successo e nel giugno 1970 il presidente dovette dare le dimissioni e venne
sostituito da un triumvirato di militari (Buenos Aires 1914-1995).