Inclinazione libidica verso persone dello stesso sesso, contrapposta alla
eterosessualità. L'
o. può essere maschile
(
pederastia) o femminile (
lesbismo o
saffismo);
attiva (quando il soggetto assume atteggiamenti propriamente maschili e
tratta il proprio oggetto come se fosse una donna) o
passiva (quando il
soggetto assume un ruolo che dipende dall'attività dell'altro, ossia un
atteggiamento di tipo femminile). Essa inoltre può essere
manifesta, realizzandosi come pratica erotica, oppure
latente, inibita
nello scopo, sublimata. Gli ultimi tre casi si riferiscono a fenomeni
definiti omosessuali in sede psicanalitica, ma che, comunemente, non sono
considerati tali. La letteratura scientifica ha tentato di chiarire le
differenze fra le varie manifestazioni omosessuali, adottando una nomenclatura
più precisa. Così si parla di
omogenitalità con
riferimento a rapporti e relazioni di tipo genitale tra persone dello stesso
sesso, distinguendoli dai più generici rapporti omosessuali che
presuppongono manifestazioni fisiche, ma non necessariamente genitali, mentre
nei casi di relazioni sublimate, ossia circoscritte alla sfera affettiva, si
parla di
omoerotismo. Tendenze omosessuali latenti, inibite o sublimate
si manifestano in varie forme. Durante la pubertà, queste tendenze spesso
assumono l'aspetto di infatuazioni per coetanei o per adulti dello stesso sesso.
Si tratta però di tendenze caratteristiche dell'adolescenza e
perciò definite come
pseudo-o. Gli omosessuali latenti o inibiti,
nella maggior parte dei casi, non hanno consapevolezza delle proprie
inclinazioni, in genere preferiscono la compagnia di persone del proprio sesso e
la maggior parte di loro si sposa, ma il desiderio sessuale è
frequentemente piuttosto debole. Per quanto riguarda le cause dell'
o.,
sono state abbandonate spiegazioni di tipo biologico, in quanto non supportate
da prove definitive, e di tipo psicologico (non tutti gli individui cresciuti in
famiglie con figura paterna debole e materna forte e dominante sono risultati
omosessuali). Si preferisce dunque considerare l'
o. come uno dei
possibili modi di espressione dell'affettività anche se fattori
ambientali, psicologici e socio-culturali possono favorirne lo sviluppo. In
passato, nel mondo occidentale, l'
o. è stata stigmatizzata,
soprattutto a causa dell'influenza della Chiesa, come comportamento contro
natura e, quindi, riprovevole. Benché si vada oggi affermando una
maggiore tolleranza nei confronti dell'
o. (specialmente maschile),
sussistono ancora forti discriminazioni. La formazione, a partire dagli anni
Sessanta negli Stati Uniti, di gruppi omosessuali organizzati che lottavano per
il riconoscimento del diritto a praticare la propria sessualità, ha
contribuito alla progressiva accettazione dell'
o. in strati sempre
più ampi della società. In Italia questo ruolo è stato
assolto dal FUORI (Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano, nato nel
1972) e dall'ARCI GAY, fondata nel 1980 all'interno dell'ARCI (Associazione
ricreativa culturale italiana).