Umanista ed ecclesiastico ungherese. Ordinato sacerdote nel 1516, divenne
segretario del re di Ungheria Luigi II Jagellone nel 1526. Dopo la morte di
quest'ultimo nella battaglia di Mohàcz, rimase come consigliere reale
presso la vedova Maria d'Asburgo, sorella dell'imperatore Carlo V, e nel 1531 la
seguì nei Paesi Bassi, dove era stata inviata dal fratello come
governatrice. Ritornato in Ungheria nel 1541, fu nominato vescovo di Zagabria
(1543) e cancelliere del Regno d'Ungheria durante il Regno di Ferdinando I
d'Asburgo. Vescovo di Esztergom dal 1553, fu per qualche tempo anche
luogotenente d'Ungheria (1562) e, nella sua veste di primate, lottò
contro il diffondersi del Protestantesimo, ricorrendo all'aiuto dei gesuiti per
restaurare il Cattolicesimo. Fu in relazione con Erasmo e con altri grandi
umanisti. Lasciò un ricco epistolario, un diario degli anni 1553-59,
l'
Ephemerides, e scritti storici, tra cui l'
Hungaria, storia
dell'Ungheria sino alla battaglia di Mohàcz, e l'
Attila, storia
del re degli Unni (Nagyszeben 1493 - Nagyszombat 1568).