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Ollé-Laprune, Léon.

Filosofo francese. Docente di Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Parigi, ebbe come allievo M. Blondel. Al centro del suo pensiero, in netta polemica antipositivistica, vi è il problema della fondazione dell'apologetica cattolica. Seguendo le orme di Cartesio e di Malebranche, O. mette in evidenza le radici volontaristiche e pratiche del pensiero. Per O. la certezza reale, quella che riguarda le cose, si appoggia sempre sulla volontà, ed è la volontà a costituire la linea di demarcazione fra sapere e credere. Mentre il sapere riguarda il piano della certezza astratta, il credere verte sempre su qualcosa che rimane per qualche aspetto oscuro. In questo contesto, la fede si caratterizza come la forma più elevata di credenza, in quanto consente alla ragione pratica di afferrare verità di ordine superiore, quali la libertà, l'esistenza di Dio, la legge morale, l'immortalità dell'anima. Tra le sue opere ricordiamo: Della certezza morale (1880), Saggio sulla morale di Aristotele (1881), La filosofia e il tempo presente (1890), La ragione e il razionalismo (postuma, 1906) (Parigi 1839-1898).