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Olivetti.

Gruppo industriale italiano. Nata nel 1908 a Ivrea, per iniziativa di Camillo Olivetti (Ivrea, Torino 1868 - Biella 1945), con la denominazione di Ing. C. Olivetti & C. S.p.A., fu la prima azienda in Italia produttrice di macchine per scrivere. Affermatasi, nel giro di alcuni decenni, a livello internazionale, nel campo dei prodotti per ufficio (calcolatrici, telescriventi, registratori di cassa, arredamento), a partire dagli anni Cinquanta andò estendendo la sua attività nel settore dei grandi elaboratori elettronici. Costretta, in seguito, a causa di una grave crisi finanziaria, a vendere la sua divisione elettronica alla General Electric (1963), da quel momento la O. si dedicò alla produzione di piccoli sistemi elettronici: con la realizzazione, nel 1965, di un elaboratore elettronico da tavolo denominato Programma 101, fu così avviata la produzione italiana nel campo dei personal computer. A questo modello fecero seguito, con scarso successo, il P 602 e il P 652, fino a che la O. riguadagnò la leadership tecnica con un calcolatore molto avanzato, il P 6060, con linguaggio Basic e Fortran. Le difficoltà economiche, incontrate dall'azienda negli anni Settanta, furono superate con l'entrata nella società di C. De Benedetti (1978), che assunse il ruolo di principale azionista e amministratore delegato. Gli anni Ottanta furono caratterizzati da un notevole sviluppo dell'O. e portarono alla conclusione di un accordo di cooperazione con la società americana AT&T, per l'ampliamento della linea di prodotti nel settore delle telecomunicazioni. All'inizio degli anni Novanta De Benedetti, per fronteggiare il calo nelle vendite dei prodotti informatici, determinato dalla concorrenza delle numerose aziende costruttrici, impose alla società di Ivrea un radicale processo di ristrutturazione, concentrando i principali interessi dell'azienda nel campo delle telecomunicazioni. Per sviluppare questo progetto, nel 1994, la O. fondò, con la Bell Atlantic e altre società, la Omnitel, aggiudicandosi la gara per la seconda licenza di gestore del servizio radiomobile GSM in Italia. Dopo la diffusione, nel settembre 1996, di dati allarmanti riguardanti il passivo aziendale dell'O., immediate furono le dimissioni del presidente De Benedetti, seguite da quelle del direttore generale R. Francesconi. L'intero gruppo dirigente dell'O. fu sottoposto a indagine, con l'accusa di false comunicazioni sociali relative ai dati di bilancio. La perdita di stabilità del titolo in Borsa, unitamente alla necessità di un ridimensionamento dell'organico aziendale, portarono il consiglio direttivo dell'O. a optare, nel 1996, per la rinuncia a un pezzo storico della produzione industriale, il settore dei personal computer. In tal senso fu firmato un documento d'intesa con la Piedmont International, società del finanziere americano Edward Gottesmann, per la cessione delle attività, facenti capo alla O. Personal Computer, l'azienda del gruppo con sede a Scarmagno.