Che concerne l'oggetto, è in relazione con l'oggetto o ha carattere di
oggetto. ║ Con accezione opposta a
soggettivo, ciò che ha
consistenza in se stesso, indipendentemente dal fatto di essere conosciuto da un
soggetto. ║ Che si fonda sull'oggetto, su fatti ed elementi concreti, su
un'esperienza diretta. ║ Secondo l'uso più diffuso, ciò che
si basa su una valutazione della realtà dei fatti, prescindendo da idee o
da tendenze personali. ║ Ciò che ha valore generale e non limitato
ad un singolo o ad alcuni. In questa accezione è affine ad
universale. ● Filos. - Attributo della realtà extramentale.
Per la Scolastica è l'attributo del reale in quanto pensato, cioè
rappresentato dal pensiero mediante categorie mentali e perciò
"frapposto" tra il soggetto pensante e la realtà che sussiste
indipendentemente dal pensiero (V.
OGGETTO). Per Kant,
o. è ciò
che non deriva dalle determinazioni empiriche del soggetto ma è frutto di
una sintesi gnoseologica universale e necessaria e, perciò, reale.
● Ling. -
Proposizione o.: in italiano, proposizione subordinata
che, nella struttura logica del periodo e in relazione al predicato della
proposizione principale, ha funzione corrispondente a quella del complemento
oggetto all'interno della singola frase. Le proposizioni
o. possono avere
forma esplicita (in tal caso sono introdotte dalla congiunzione
che e hanno il verbo espresso in un modo finito; per esempio:
spero
che tu venga) o
forma implicita (in tal caso hanno il verbo espresso
all'infinito semplice o retto dalla preposizione
di oppure
a; per
esempio:
spero di vederti). In latino le
o. sono proposizioni
dirette e appartengono alla categoria delle infinitive, essendo espresse con
l'infinito del verbo ed il soggetto nel caso accusativo. ║
Genitivo
o.: determinazione sintattica che esprime un rapporto, tra il genitivo e il
sostantivo che lo regge, tale per cui il primo funge da ideale complemento
oggetto delle azioni o sentimenti impliciti nel secondo. ● Med. -
Sintomi o.: sono quelli rilevabili dal medico, mediante una visita
clinica o esami di laboratorio, e si distinguono dai
soggettivi,
cioè i sintomi che il paziente dichiara di avvertire.