Rivista letteraria italiana. Fondata a Bologna nel 1955, ebbe inizialmente come
redattori F. Leonetti, P.P. Pasolini e R. Roversi, cui seguirono F. Fortini, A.
Romanò, G. Scalia. Cessò le pubblicazione alla fine del 1959,
anche in seguito allo scandalo suscitato dalla pubblicazione di un epigramma di
Pasolini contro Pio XII. Il carattere qualificante della rivista fu il riesame
della nozione di "impegno": si tentò di saldare i presupposti marxisti
con lo sperimentalismo di R. Barthes e di L. Goldmann. Lungo questo percorso la
rivista anticipò alcuni motivi della nuova avanguardia e ospitò
alcuni futuri esponenti del movimento poetico d'avanguardia Gruppo 63: E.
Sanguineti, E. Pagliarani, M. Ferretti, A. Arbasino. Tra gli altri collaboratori
di spicco si possono citare C.E. Gadda, P. Volponi, A. Bertolucci e M.
Luzi.