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Oceània.

Una delle parti del mondo (8.942.252 kmq; 30.968.000 ab.) in cui è tradizionalmente divisa la Terra, situata nell'Oceano Pacifico, per la gran parte nell'emisfero australe. È costituita dal continente australiano, dalla Nuova Guinea e da una quantità di isole e arcipelaghi disseminati nel Pacifico (secondo un'accezione più corretta ma meno diffusa comprenderebbe solamente le isole del Pacifico, senza l'Australia). L'O. si estende per circa 85° di latitudine e 142° di longitudine. I suoi limiti estremi sono: l'isola Midway delle Hawaii a Nord, le isole Macquarie a Sud, l'isola di Dirk Artog a Ovest, l'isola di Sala-y-Gómez (Cile) a Est.

GEOGRAFIA

Morfologia: le centinaia di isole che formano l'O. si articolano in una serie di archi paralleli, al cui interno è posto il continente australiano. L'arco più interno dell'O., formato dalla Nuova Guinea e dagli arcipelaghi della Melanesia (Bismarck, Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia), arriva a prolungarsi a Sud-Est verso la Nuova Zelanda. A tale primo arco ne succede un secondo, nella fascia centrale oceanica, costituito dalle isole della Micronesia (Marianne, Caroline, Marshall, Kiribati, Tuvalu), dalle isole Figi e dalle isole Tonga. Un andamento ad arco hanno anche le isole della Polinesia, delle Hawaii, fino ad arrivare alle Line Islands e alle Tuamotu. Le cause di questi allineamenti vanno rintracciate nell'evoluzione dell'Oceano Pacifico, il più antico Oceano della Terra, il cui basamento roccioso si rigenera continuamente. Al di fuori dell'Australia, della Nuova Guinea e della Nuova Zelanda, terre di dimensioni e di strutture continentali, formate da rocce precambriane e cenozoiche, le aree insulari sono terre giovani, vulcaniche, situate su fondi oceanici formati da croste sottili, poggianti direttamente sulle superfici fluide degli strati interni della Terra. L'O. raggiunge le massime altezze nella Nuova Guinea con le cime del Puncak Jaya (5.020 m) e del Monte Wilhelm (4.694 m). Notevoli altitudini si raggiungono anche nelle Hawaii, con il vulcano Mauna Kea (4.205 m), e in Nuova Zelanda, con il Monte Cook (3.764 m). ║ Idrografia: la situazione morfologica e quella climatica giustificano lo scarso sviluppo della rete idrografica, che presenta corsi d'acqua di un certo rilievo solo in Australia, nella Nuova Zelanda, in Tasmania e nella Nuova Guinea. Ricordiamo in Australia il Murray (2.575 km) e il Darling (2.450 km), il Waikato (350 km) in Nuova Zelanda, il Derwent (180 km) in Tasmania. I laghi sono frequenti, benché di piccole dimensioni; il maggiore si trova in Australia ed è l'Eyre (10.000 kmq). ║ Clima: escludendo la Nuova Zelanda e l'Australia, dove date le ampie superfici si registra una continentalità accentuata con forti contrasti termici, ampia escursione annua e precipitazioni scarse, la maggior parte delle isole presenta un clima tropicale uniforme, con temperature mitigate dai venti (alisei, monsoni) e precipitazioni abbondanti. ║ Flora: fra i tratti caratteristici della flora dell'O. si registra il predominio di famiglie vegetali proprie dell'Asia tropicale, accanto a elementi australiani e antartici, e forte endemismo di generi e specie. In Australia prevalgono formazioni di tipo savanico e alcune peculiari forme arboree come l'eucalipto. Nelle zone temperate (Nuova Zelanda, Nuova Caledonia) si estendono ampie foreste di conifere. Nelle zone a clima equatoriale sono diffuse piante originarie quali il taro, l'albero del pane, il pandano, il banano e alcuni tipi di bambù. Le palme sono caratteristiche degli atolli corallini. ║ Fauna: la fauna dell'O. riveste un notevole interesse in quanto, soprattutto in Australia, sono presenti specie da lungo tempo scomparse nelle altre parti del mondo. Fra di esse si annoverano molte specie marsupiali (koala, canguro), l'ornitorinco, l'echidna, ecc. Tra gli uccelli le forme autoctone sono rappresentate da emù e kiwi. Nelle isole minori sono quasi del tutto assenti i mammiferi; gli uccelli sono perlopiù rappresentati da specie marine; fra i sedentari, diffusi sono i pappagalli, la rondine, la salangana, il martin pescatore. Scarsa è la presenza di rettili e di insetti.
Cartina dell'Oceania


ECONOMIA

Lo sviluppo economico dell'O. fu avviato dagli Europei, i quali non solo iniziarono lo sfruttamento delle risorse del territorio, ma introdussero specie vegetali (canna da zucchero, frumento) e animali (bovini, ovini) di notevole importanza economica. Prima della colonizzazione l'economia era piuttosto uniforme, basata principalmente sull'agricoltura (piante da tubero, banani, palme da cocco) e sulla pesca, attività che ancora oggi rivestono una grande importanza nell'economia oceaniana. L'azione dei colonizzatori ebbe esiti diversificati nelle differenti aree di influenza; i maggiori investimenti furono effettuati in Australia e in Nuova Zelanda, nei settori agricolo, zootecnico e minerario. Nel resto dell'O. lo sviluppo fu limitato a causa sia della scarsa estensione delle terre coltivabili, sia della limitatezza delle risorse naturali. In Nuova Guinea fu il clima tropicale a ritardare la colonizzazione europea e l'introduzione di strutture produttive moderne. L'economia dell'O. appare quindi caratterizzata da una profonda frattura: da un lato si hanno due Paesi ricchi, occidentalizzati, dall'altro una serie di piccole isole e arcipelaghi formalmente indipendenti, ma di fatto economicamente dipendenti dagli aiuti stranieri e dalle ex potenze colonizzatrici. Alla base dell'economia oceaniana stanno comunque l'agricoltura (frumento, alberi da frutto, frutta tropicale, canna da zucchero, agrumi), lo sfruttamento delle miniere (oro, argento, rame, piombo, cinabro, ferro, nichel, cobalto), lo sfruttamento del patrimonio forestale (dalle foreste equatoriali si ricavano pregevoli legni duri). Fondamentale, e in corso di rapido sviluppo, è anche l'industria del turismo.

STORIA

La storia delle esplorazioni dell'O. inizia nel 1521, con l'arrivo di Magellano a Guam, nelle isole Marianne. Scarso interesse suscitarono in Europa le successive esplorazioni degli arcipelaghi oceaniani condotte da Spagnoli e Portoghesi (Salomone e Marchesi scoperte da A. de Mendania nel 1568 e nel 1589, Nuove Ebridi scoperte da F. Quors nel 1606), in parte per l'esiguità delle ricchezze sfruttabili, in parte per le difficoltà derivanti dalle enormi distanze tra i territori insulari. Nei secc. XVII-XVIII si registrò un sensibile allargamento delle esplorazioni soprattutto ad opera degli Olandesi: nel 1642 l'olandese A. Tasman giunse nell'isola oggi chiamata, in suo onore, Tasmania, e poco più tardi fece rotta verso la Nuova Zelanda. Un'effettiva svolta si ebbe però solo con le esplorazioni scientifiche inglesi e francesi. Tale fase culminò con i viaggi di J. Cook, il quale approfondì, tra il 1768 e il 1779, lo studio scientifico delle coste australiane e pose fine alla fase delle grandi esplorazioni. Anche in questo caso, però, non si trattò di una vera e propria colonizzazione: la frammentarietà geografica dell'O. e le scarse risorse dei suoi territori, la preservarono a lungo dalle mire coloniali; i primi insediamenti furono dovuti più a motivi di ordine politico e amministrativo che non commerciale. In particolare, gli Inglesi, a partire dal 1788, iniziarono a stabilirvi colonie penali, nell'isola di Norfolk, in Australia e in Nuova Zelanda. Fu solo nel XIX sec. che si iniziò un movimento di libera colonizzazione, in cui svolsero un ruolo fondamentale le società missionarie, in particolare quelle protestanti inglesi (Church Missionary Society, 1779; London Missionary Society, 1795; Wesleyan Society, 1814). Queste si impegnarono in un'intensa attività evangelizzatrice e favorirono la formazione di Stati gravitanti nell'orbita degli Stati europei. Nel sec. XIX si registrò un cambiamento nell'atteggiamento europeo verso l'O. dovuto, da un lato, allo sviluppo economico dell'Australia e, dall'altro, all'emergere nell'area del Pacifico di due nuove potenze mondiali: Stati Uniti e Germania. La comparsa di questi due nuovi imperialismi portò, infatti, alla spartizione del continente. Dopo il 1850 la Germania si impossessò delle Samoa e della Nuova Guinea, l'Inghilterra estese il suo dominio sulle isole Figi e istituì un protettorato su Nuova Guinea occidentale e Papuasia, gli Stati Uniti conquistarono le Hawaii (1898). Dopo la prima guerra mondiale i territori tedeschi vennero spartiti tra il Giappone, l'Inghilterra, l'Australia e la Nuova Zelanda, mentre alla fine del secondo conflitto i territori precedentemente affidati al Giappone vennero concessi in amministrazione fiduciaria agli Stati Uniti, che completarono in tal modo il loro sistema di difesa nel Pacifico. Tra il 1960 e gli anni Novanta molti territori oceaniani raggiunsero l'indipendenza: nel 1962 le Samoa occidentali, nel 1968 le Nauru, nel 1970 le Tonga e le Figi, nel 1975 la Papua Nuova Guinea, nel 1978 le Isole Salomone, nel 1978 le Isole Ellice, nel 1979 le Gilbert, nel 1980 le Nuove Ebridi, nel 1990 gli Stati di Micronesia, nel 1994 l'arcipelago di Palau; il territorio della Nuova Guinea occidentale fu annesso all'Indonesia nel 1969. Permangono tuttavia possedimenti europei come la colonia britannica di Pitcairn e i territori francesi d'Oltremare (Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, Polinesia francese e Clipperton). Gli Stati Uniti controllano a vario titolo Guam, le isole Midway, le Samoa Americane, e le Marianne settentrionali, mentre a partire dal 1959 le Hawaii sono diventate il cinquantesimo Stato dell'Unione. È infine da notare la nuova politica seguita dall'Australia e dalla Nuova Zelanda che, dopo anni di stretta collaborazione con gli Stati Uniti sancita dall'ANZUS, si sono in seguito orientate verso una maggiore autonomia, ponendosi come poli di aggregazione del mondo microinsulare del continente.

ANTROPOLOGIA

Con una densità media di 3 ab./kmq l'O. è la parte del mondo meno popolata; grandi sono inoltre gli squilibri nella distribuzione se si tiene conto che, specie in Australia, accanto a vaste aree spopolate dell'interno, si hanno forti addensamenti lungo le coste. La popolazione dell'O. è formata da diverse razze, alcune delle quali, appartenenti al tipo australoide, rappresentano le forme più arcaiche dell'umanità attuale. In particolar modo la razza australiana, quella neocaledoniana e la tasmaniana (estintasi alla fine del XIX sec.) presentano alcuni caratteri antropologici che hanno grandi analogie morfologiche con il tipo fossile dei Paleantropi. Il tipo Polinesiano è ritenuto essere, invece, un gruppo metamorfo, più evoluto, risultante da fusioni avvenute in passato tra elementi dei rami europoide e mongoloide. Anche dal punto di vista etnologico l'O. non costituisce un'entità omogenea, infatti le popolazioni autoctone presentano una grande varietà di lingue, istituzioni sociali e religioni. Oggigiorno, la maggioranza della popolazione è costituita da Bianchi, scarsamente incrociati con le popolazioni autoctone; più frequenti sono invece gli incroci fra queste e immigrati di origine orientale (Cinesi, Filippini, Giapponesi, ecc.) stabilitisi in O. in epoca recente.

Oceania indipendente
Stati
Superficie (kmq)
Popolazione
Dens.
Capitale
Abitanti
Australia
Figi
Kiribati
Marshall
Micronesia, Stati Fed. di
Nauru
Nuova Zelanda
Palau
Papua Nuova Guinea
Salomone
Samoa occid.
Tonga
Tuvalu
Vanuatu
7.682.300
18.272
811
181,3
707
21
270.534
488
462.840
28.370
2.831
748
25,63
12.190
18.962.000
806.000
82.000
62.000
116.000
11.000
3.828.000
19.000
4.702.000
430.000
177.000
98.000
11.000
186.000
2
44
101
331
164
519
14
39
10
15
62
131
429
15
Canberra
Suva
Bairiki
Daap-Uliga-Darrit
Palikir
Yaren
Wellington
Koror
Port Moresby
Honiara
Apia
Nuku'alofa
Vaiaku
Port Vila
346.200
167.421
2.226
28.000
-
-
158.275
12.000
193.242
43.643
34.126
28.900
-
33.700
Oceania australiana
Macquarie
Norfolk
176
36
-
2.181
-
60
-
Kingston
-
-
Oceania neozelandese
Cook
Niue
Tokelau
240
259
10
19.000
2.000
1.000
79
8
100
Avarua
Alofi
-
-
900
-
Oceania britannica
Picairn e dipendenze
37
-
-
-
-
Oceania francese
Nuova Caledonia e dip.
Wallis e Futuna
Polinesia Francese
Clipperton
19.058
255
4.000
2
210.000
15.000
228.000
-
11
59
57
-
Nouméa
Mata'utu
Papeete
-
76.293
1.200
25.553
-
Oceania americana
Guam
Hawaii
Midway
Marianne sett.
Samoa americane e dip.
Wake e altre isole
541
16.759
5,2
477
199
23
164.000
1.193.000
1000
74.000
66.000
1000
303
71
200
155
332
43
Agaña
Honolulu
-
Garapan
Pago Pago
-
4.785
365.272
-
-
9.000
-
Oceania cilena
Isole cilene
163
3000
18
-
-