Militare e uomo politico messicano. Dopo aver partecipato alla rivoluzione
contro P. Diaz (1911), appoggiò V. Carranza contro le forze reazionarie,
sconfiggendo dapprima F. Diaz, nipote dell'ex dittatore, e poi il generale
Huerta, riuscendo così ad occupare Città del Messico (agosto
1914). Ministro della Guerra nel Gabinetto Carranza, sconfisse Pancho Villa e,
in seguito, fu tra gli ispiratori della Costituzione del 1917. Quando Carranza
scelse posizioni di destra,
O. ne divenne il più autorevole
oppositore. Grazie all'appoggio del Partito dei lavoratori, capeggiò la
rivolta contro Carranza, sostituendolo alla presidenza della Repubblica
(1920-24). La sua azione politica, diretta principalmente a favorire la riforma
agraria, incontrò notevoli ostacoli, sicché l'occupazione
contadina delle terre fu limitata a una parte esigua del Paese. Si
impegnò, inoltre, ad attuare la laicizzazione dello Stato e sostenne la
politica dei sindacati volta a rendere operante la normativa del codice del
lavoro. Pur appoggiato dagli Stati Uniti (cui aveva riconfermato il permesso di
sfruttamento dei giacimenti petroliferi), venne sostituito da Calles nel 1924.
Rieletto nel 1927, fu assassinato da un fanatico clericale (Alamos, Sonora 1867
- San Angel, Messico 1928).