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Obesità.

Med. - Patologia caratterizzata da abnorme accumulo di grasso sotto forma di tessuto adiposo. L'o. si riscontra negli individui il cui peso corporeo supera del 15-20% il peso standard degli individui della stessa età e altezza. Esistono due tipi fondamentali di o. L'o. primitiva o essenziale deriva, in genere, da un lesione dei centri ipotalamici che presiedono al senso di sazietà, quindi da iperalimentazione. Nel caso agiscano fattori morbosi di diversa natura, si parla invece di o. secondaria o sintomatica: le cause vanno ricercate in malattie quali l'ipotiroidismo, patologie dell'ipofisi e del surrene, diabete mellito, insufficienza delle ghiandole sessuali, iperinsulinismo, ma anche disturbi psichici. In quest'ultimo caso si preferisce, tuttavia, parlare di o. psicosomatica, dovuta a gravi conflitti emotivi o a stati di acuta depressione psichica. A seconda dei tipi di o., essa si può manifestare in modi e con aspetti anche molto diversi: localizzata in alcune parti oppure estesa in tutto il corpo, limitata ad alcuni organi (cuore, fegato, ecc.). La sintomatologia dell'o. è costituita, oltre che dall'aumento di peso, anche da sintomi a carico di vari organi e apparati, per l'aggravio funzionale determinato dall'accumulo di grasso: dolori nell'articolazione, disturbi del sistema cardiocircolatorio, diminuzione della forza fisica, predisposizione alle infezioni acute. Il decorso dell'o. è subordinato alla sua entità, all'età del soggetto, al risentimento funzionale dei vari apparati e alle eventuali associazioni morbose. Nel caso di o. secondaria, la cura dipende dalla forma morbosa che l'ha procurata.