Quindicesima lettera dell'alfabeto italiano, corrispondente a due distinti suoni
vocalici,
ó e
ò. ║ Il segno che la
rappresenta. ║ Per estens. - Figura circolare, rotonda. ● Encicl. -
La forma della lettera
o si spiega con la sua derivazione dal fenicio
ain, termine che significava occhio; dalla lingua fenicia il carattere
passò all'alfabeto greco al quale era, però, ignota la consonante
laringale che essa indicava originariamente. I Greci adottarono quindi il segno
per indicare la vocale
o breve; all'incirca nel VII sec. a.C., venne
introdotta la differenziazione tra la lettera originaria per indicare la
o breve (
omicron) e la lettera nuova ω per rappresentare la
o lunga (
omega). Tale distinzione tra breve e lunga, di origine
indoeuropea, si mantenne anche nell'alfabeto latino. ● Fon. - La lettera
o rappresenta graficamente in italiano due distinti fonemi vocalici, la
ò aperta o larga e la
ó chiusa o stretta. Le due
vocali appartengono alla serie velare e sono intermedie tra la
a e la
u. I due fonemi hanno carattere distintivo poiché danno la
possibilità di distinguere parole che, pur avendo identica grafia, sono
pronunciate in maniera leggermente diversa (per esempio,
bòtte,
percosse e
bótte, recipiente;
fòro, piazza e
fóro, buco). Tale carattere distintivo si applica solo quando la
o sia accentata, poiché la
o atona ha un suono piuttosto
chiuso che si mantiene uniforme. L'ortografia italiana, rappresentando con una
sola lettera due suoni differenti, si presta a molte incertezze di pronunzia, a
chiarire le quali possono servire alcune regole empiriche: la
o è
sempre chiusa nei suffissi
-ógnolo,
-óio,
-óne,
-ónzolo,
-óre,
-óso; è, viceversa, aperta nel dittongo
-uò,
nella terminazione
-ò, nei suffissi
-òccio,
-òrio,
-òtto,
-òzzo. L'
ó
chiusa tonica deriva dalla
o del tardo latino, in cui si erano confusi
u breve e
o lunga del latino classico; la
ò aperta
tonica continua la
o breve e il dittongo
au del latino classico,
così come la
o, sia breve che lunga, delle voci latine di
tradizione dotta. La
o atona trae origine dalla
o latina, breve o
lunga, e dalla
u breve nel caso di termini di tradizione popolare.
● Astron. - Classe spettrale di stelle di temperatura molto elevata; sono
dette anche
stelle a elio ionizzato, perché le righe
caratteristiche del loro spettro sono quelle dell'elio ionizzato, che in alcune
appaiono anche in emissione. Se ne conoscono un centinaio, di cui solo tre
visibili ad occhio nudo. ● Chim. - Simbolo dell'elemento chimico
ossigeno. ● Geogr. - Abbreviazione di
Ovest, corrispondente
nell'uso all'abbreviazione
W dell'inglese
West. ● Mar. - Nel
codice internazionale delle segnalazioni marittime, alla lettera
O
corrisponde una bandiera di forma rettangolare, divisa in due triangoli (uno
giallo, l'altro rosso) da una diagonale. Nel caso sia alzata da sola significa
uomo in mare. ● Mat. - In epoca medioevale la lettera
o
indicava il numero 11, nel caso fosse sormontato da una linea
ō il
numero 11.000. Nell'algebra e nell'analisi moderne indica un valore vicino al
concetto di zero (per esempio, la matrice nulla o lo zero di un insieme
algebrico). ● Geom. -
O può indicare un punto di
riferimento, quale l'origine di un sistema di coordinate, o il punto di vista
della prospettiva; nella geometria descrittiva rappresenta una retta
orizzontale. ● Med. - In immunologia, con agglutinogeno
O si indica
l'agglutinogeno somatico dei batteri ciliati, in contrapposizione
all'agglutinogeno H (o ciliare). Entrambi sono in grado di provocare la
formazione di corrispondenti agglutinine. ● Mus. - Nella notazione
medioevale, di tipo alfabetico, la
O indicava il sol o il si bemolle
della seconda ottava.