Monaco e scrittore russo. È considerato il padre della storia di Russia e
il primo che abbia scritto sui popoli slavi. Verso l'anno 1073, come deduciamo
dalla sua stessa cronaca, entrò fra i novizi del monastero di
Petscherski, dove godette di grande considerazione e gli furono affidati uffici
importanti. Ritirato nella sua cella, condusse una vita santa e morì
assai vecchio, dopo aver atteso con ogni cura alla composizione di varie opere.
Scrisse: la
Narrazione dell'uccisione dei beati martiri Boris e Gleb e
La vita di Teodosio, opere entrambe ispirate a un vivo sentimento
nazionale. Secondo la tradizione, sarebbe l'autore della
Cronaca di
Nestore, uno dei più antichi documenti annalistici di storia russa e
una tra le prime opere della letteratura slava. Il racconto, che comincia
nell'858 d.C. e comprende un periodo di 250 anni, è ricco di particolari
interessantissimi su vari popoli, altrimenti sconosciuti; grazie a tale opera,
ci è dato conoscere la situazione della Russia fino al XIII sec. e, in
particolare, la storia della Russia kievita sotto i Regni di Vsevolod I
(1078-1093) e di Svjatopolk II (1093-1113). La
Cronaca di Nestore, varie
volte ristampata, gode tuttora di una giusta celebrità in Europa, anche
se, alla luce degli studi moderni, sembra dovuta alla redazione di uno o
più autori sconosciuti (Kiev 1056 circa - 1114 circa).