Sistema filosofico indiano, strettamente connesso al sistema Vaisesika, da cui
trasse la teoria atomistica e il contenuto teoretico delle categorie. Il testo
più antico è il
Nyayasutra (I sec.), diviso in cinque
libri. La storia del sistema
n. ha i suoi antecedenti nella "sofistica"
indiana e si presenta come una dottrina volta soprattutto a una critica della
conoscenza. Secondo il
n., le fonti della conoscenza sono: percezione,
illazione, analogia, testimonianza. L'analisi del meccanismo della percezione
sensoriale non si limita alla constatazione del fatto sensorio, ma tende alla
spiegazione di come, dalle impressioni dei sensi, si producano nella mente le
immagini e le idee degli oggetti, attraverso un processo non spiegabile. Pur
essendo, questa, una parte molto importante del
n., è però
la logica a rappresentare la parte principale del sistema. La conoscenza logica
viene distinta in tre tipi: illazione dalla causa all'effetto (
purvavat);
illazione dall'effetto alla causa (
sesavat); illazione per astratto che
si ha quando l'esistenza di un oggetto non percepibile con i sensi è
affermata o dimostrata dalla presenza di certe caratteristiche. Lo schema
sillogistico del
n. si articola in cinque parti: tesi o affermazione;
ragione (spiegazione dell'affermazione); constatazione; applicazione della
regola generale al caso particolare; conclusione.