Isola (880.000 kmq; 5.338.000 ab.) dell'Oceano Pacifico, la maggiore del mondo
dopo la Groenlandia, a Nord dell'Australia, da cui è separata dal Mare
degli Arafura e dal Mar dei Coralli. Dal punto di vista politico, la sezione
occidentale (a Ovest del meridiano di 141° Est) costituisce la provincia
indonesiana dell'Irian Jaya (V.), mentre la
sezione orientale appartiene allo Stato di Papua Nuova Guinea
(V.). ● Geogr. - Il territorio,
prevalentemente montuoso, presenta un nucleo centrale costituito dal sistema dei
monti Maoke (comprendente i monti Surdirman, Jayawijaya, Vittorio Emanuele,
Müller, la Catena Centrale, i monti Bismarck), che culmina nella vetta
Puncak Jaya (5.030 m). Nella regione settentrionale corrono parallele alla
catena principale altre catene minori separate da valli dove scorrono i fiumi
Mamberamo, Sepik, Ramu, Mark-ham. Nella zona meridionale, invece, si estendono
altipiani e pianure solcate dai fiumi Fly e Digul. Le coste sono frastagliate a
Nord e lineari nella regione meridionale. Il clima è tipicamente
equatoriale, caldo-umido con temperature elevate e precipitazioni copiose. La
vegetazione è costituita da foreste equatoriali di querce e faggi
australi con sottoboschi fittissimi di rampicanti e felci. Sopra i 2.500 m si
estendono foreste di conifere e distese di muschi e licheni. ● Econ. - Tra
le principali risorse economiche dell'isola ricordiamo l'agricoltura (palme da
cocco, caffè, tè, frutta), l'allevamento (suini, volatili), lo
sfruttamento forestale, lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo (oro nella
zona di Wau-Bulolo, rame, petrolio presso Mogoi e Klamomo, carbone). ● St.
- Abitata da popolazioni Papua e da Melanesiani, l'isola fu scoperta dal
portoghese Jorge de Menezes nel 1528. Alcuni anni più tardi vi
sbarcò lo spagnolo Inigo Ortiz de Retes, che le attribuì il nome
di
N.G. perché i suoi abitanti avevano lo stesso colore della
pelle delle popolazioni stanziate nella zona del Golfo di Guinea. Al breve
dominio spagnolo, succedette quello olandese all'inizio del 1600. Le notizie
sulle ricchezze minerarie del territorio attrassero, successivamente, coloni da
tutti i Paesi europei e un accordo stipulato nel 1884 sancì la
spartizione dell'isola. La parte occidentale, l'attuale Irian Jaya, venne
assegnata agli Olandesi che la unirono ai loro possedimenti indonesiani; la
parte orientale venne divisa tra la Germania e la Gran Bretagna: ai Tedeschi
andò il settore nord-orientale dell'isola, agli Inglesi quello
sud-orientale (Papuasia). Nel corso della prima guerra mondiale la Germania
perdette il territorio, che nel 1921 la Società delle Nazioni
affidò in amministrazione fiduciaria all'Australia (già in
possesso dell'ex Papuasia britannica). Dopo la parentesi dell'invasione
coloniale giapponese nel 1942, e dell'occupazione americana nel 1943-45, il
territorio venne restituito (1946) all'Australia, sotto mandato fiduciario
dell'ONU. Nel 1964 venne eletta la prima Assemblea rappresentativa e nel
dicembre del 1973 l'Australia concesse alla Papuasia-
N.G. l'autogoverno,
riservandosi i settori della difesa, delle finanze e della politica estera. Il
16 settembre 1975 venne proclamata l'indipendenza e la
N.G. entrò
a far parte del nuovo Stato di Papua Nuova Guinea. ● Arte - La
civiltà della
N.G., che risulta dall'incontro tra la cultura dei
Papua e quella dei Melanesiani, ha trovato condizioni favorevoli per lo sviluppo
soprattutto lungo le coste e sulle sponde dei maggiori fiumi dell'isola. A causa
della presenza di etnie differenti è possibile distinguere diverse aree
geografico-culturali, che si esprimono attraverso linguaggi artistici
differenti; la zona più ricca sia per numero di opere sia per
varietà di stili (ne sono stati individuati almeno sei) è quella
del fiume Sepik, con sculture a tutto tondo, pitture cromaticamente vivaci,
maschere policrome, tamburi, sedili, flauti, tutti riccamente decorati. Sono,
tuttavia, rintracciabili alcuni tratti comuni ai vari gruppi e clan, come la
frequente ricorrenza nella decorazione delle capanne di motivi zoomorfi, quali
il coccodrillo e l'uccello, simboli dell'essere mitico che è responsabile
della vita del clan. Oggetti frequentemente decorati sono le cinture, mentre
diffusa su tutta l'isola è la lavorazione dei gioielli e delle maschere
in legno o a intreccio. Anche la piroga, elemento essenziale per tutte le
tribù viventi nella
N.G., è oggetto di particolari e vivaci
decorazioni.
Nuova Guinea: le alture della Catena Centrale nei pressi di Goroga
Casa degli Spiriti nella valle del Sepik (Nuova Guinea)