Rivista letteraria fondata a Firenze nel 1866 da Francesco Protonotari.
L'intento del fondatore era quello di ricollegarsi alla tradizione
dell'"Antologia" (V.) di Vieusseux, cercando di
accogliere le forze vive della cultura italiana post-risorgimentale e di dare
spazio alle nuove correnti del pensiero europeo. Trovarono spazio sulle pagine
della
N.A. l'Idealismo di De Meis e i saggi critici di Francesco De
Sanctis, le polemiche a proposito del Naturalismo francese e del Verismo
italiano; la rivista ospitò inoltre la prima pubblicazione delle
Primavere elleniche di Giosuè Carducci e delle
Elegie
romane di Gabriele d'Annunzio, la prima stesura del
Mastro don
Gesualdo di Giovanni Verga; vi scrisse anche Grazia Deledda e Palazzeschi vi
pubblicò
Le sorelle Materassi. Nel 1878 la sede della rivista fu
spostata a Roma e nel 1888, alla morte del fondatore, la direzione passò
a Giuseppe Protonotari, il fratello. G. Cena, caporedattore dal 1904 al 1917,
diede nuovo impulso alla rivista. Furono successivamente direttori Maggiolino
Ferraris, Giovanni Gentile e, imposto dal regime fascista, Luigi Federzoni. Nel
dopoguerra la
N.A. fu diretta da Antonio Baldini; dal 1974 fu direttore
Giovanni Spadolini, che ne riportò in pochi anni la sede a Firenze e non
lasciò l'impegno fino all'anno della morte, nel 1994.