Antica regione dell'Africa nord-occidentale, corrispondente alla sezione
orientale dell'odierna Algeria. Abitata dai Numidi, popolo di stirpe berbera,
nel III sec. a.C. era divisa in due tribù, quella dei Massesili, guidata
da Siface, e quella dei Massili, con a capo Massinissa. Quest'ultimo, alleato di
Scipione, riuscì a sconfiggere Siface e ad ottenere dai Romani tutto il
Regno della
N. (201 a.C.). Alla sua morte il Regno venne diviso tra i tre
figli, ma il nipote Giugurta riuscì ad impadronirsi di tutto il
territorio (116 a.C.). Al termine della guerra giugurtina (105 a.C.), la
N. occidentale fu assegnata dai Romani al re dei Mauri, Bocco, mentre il
Regno di
N. (o, più propriamente, il territorio dei Massili) fu
concesso a Gauda, fratello di Giugurta. Questo, alleatosi con Pompeo, venne
sconfitto da Cesare a Tapso (46 a.C.). La
N. divenne così
provincia romana con il nome ufficiale di
Africa Nova, annessa
all'
Africa Vetus (Cartagine) nel 25 a.C. Sotto l'Impero la
N.
visse un periodo di prosperità, testimoniato dal processo di
urbanizzazione che portò alla fondazione di Caicul (Djemila), Lambaesis
(Lambese), Thamngadi (Timgad), Theveste (Tebessa). Nel 295 d.C. Diocleziano la
divise nelle due province di
N. Cirtense a Nord e
N. Miliziana a
Sud; nel 313 Costantino la riunificò. Dopo l'arrivo dei Vandali la crisi
economica portò allo smembramento della provincia di
N..
Riorganizzata sotto Giustiniano, cadde sotto gli Arabi nei secc. VII-VIII.