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Nubiano.

Della Nubia, relativo a questa regione. ● Ling. - Lingua nilotica settentrionale parlata lungo il Nilo, tra Assuan e la regione a Sud di Khartum, in una parte del Kordofan, del Dārfūr e del Sennar. Possiede una letteratura di ispirazione cristiana, redatta in caratteri copti e trasmessaci da papiri (alcuni dei quali, anteriori al X sec.). ● Geogr. - Deserto n.: regione desertica del Sudan nord-orientale, situata tra la valle del Nilo e i rilievi della costa del mar Rosso. È solcata a Est e ad Ovest da numerosi uidian, che spesso si perdono prima di raggiungere il Nilo. ● Archeol. - Periodo n.: periodo storico-archeologico sviluppatosi nella regione della Nubia. Esso abbraccia il lasso di tempo che va dai secc. IX-X a.C. al III sec. d.C. e contraddistingue l'epoca dei Regni degli Etiopi. La Nubia è una delle regioni più ricche di reperti archeologici, con resti di opere dei faraoni egizi, successivamente dei Tolomei ed infine dei Romani. In epoca neolitica si svilupparono culture, dette dei Gruppi A e B, che mostrano influssi dell'arte egiziana (reperti di ceramica, tombe circolari, ecc). Successivamente si sviluppò una cultura detta del Gruppo C, più marcatamente n. (le tombe si evolvono in gruppi di pietre a parte superiore piana, la ceramica presenta decorazioni geometriche, ecc.). Nell'epoca di massima influenza egiziana si diffusero imponenti monumenti che attestano lo splendore dei faraoni; tra questi, si ricorda il tempio di Amenofi III. Tutte le opere architettoniche furono attuate sempre nello stile tradizionale. Nelle realizzazioni dei monarchi locali è evidente una notevole presenza di caratteri autonomi, espressi anche come reazione agli influssi egizi, così da giustificare una propria particolare tipologia architettonica. Tra i monumenti più importanti, ricordiamo le fortezze del Medio Regno egiziano, a Buhen, Semna, Uronarti, Mirgissa, Kumma, Aniba, ecc.; esse sono a pianta rettangolare, cinte da muri in mattoni crudi, larghi fino a 6-7 m, e rinforzate da torri rotonde. La maggior parte dei templi ritrovati risale al Nuovo Regno: uno ad Amada (costruito da Thumotsi III e terminato da Amenofi II), uno a Faras, due a Buhen (uno costruito da Hatscepsut), due a Semna e uno ad Aksha, costruito da Ramesse II. Caratteristici della Nubia sono, inoltre, i templi rupestri, il più antico dei quali si trova a Elesya. Di epoca greco-romana sono i templi di Debod, Qertassi, Dendur, Dakke, Tafa e Kalābsha. Tra le recenti scoperte, infine, sono da menzionare gli affreschi di Faras e le tombe dei primi vescovi della città e, tra gli scavi in Alta Nubia, quelli di Soleb, dove si trova uno dei più grandi templi del Sudan, il tempio già ricordato, costruito da Amenofi III.